Rete idrica, 430 milioni per gli interventi

430 milioni di euro per realizzare fognature e depuratori e per ridurre le perdite degli acquedotti bresciani. A tanto ammonta il piano dell'Ufficio d'Ambito di Brescia, che punta anche ad evitare le multe salate dell'Unione Europea.

Sono 44, infatti, gli agglomerati al momento sotto procedura d’infrazione europea per la mancata depurazione.

Nel dettaglio, la cifra è così suddivisa: 160 milioni per migliorare l’acquedotto; 126,6 per la rete fognaria; 128,6 per la depurazione e 14,7 milioni per interventi di efficientamento.

Il documento contenente il maxi-piano, approvato dal Consiglio di amministrazione dell'Ato a fine 2020, è stato presentato nel corso dell'ultima assemblea, alla quale però non erano presenti sindaci in numero sufficiente da raggiungere il quorum per la votazione; si sono collegati su piattaforma web in circa 70 dei 103 necessari per rappresentare il 50% della popolazione.

Nessun voto, quindi. Il testo passerà direttamente al consiglio provinciale per l’approvazione, mentre il sì definitivo al Piano investimenti e alle nuove tariffe sarà dato dall’Arera, l’Autorità nazionale di Regolazione per l’Energia, le Reti e l’Ambiente.

Naturalmente se aumentano gli interventi da effettuare, aumentano anche i costi in bolletta per i contribuenti: nei prossimi quattro anni i ricavi dei gestori saliranno del 14%, passando da 191 milioni di euro a ben 218 complessivi.

Il rincaro non sarà il medesimo in tutte le bollette, comunque. Gli utenti di A2A Ciclo Idrico vedranno un aumento medio del 5,1%, quelli di Acque Bresciane del 22,1% mentre quelli di Erogasmet avranno, nel 2023, un meno 0,49% rispetto alle tariffe del 2019.

Vanno segnalati i contributi pubblici ottenuti negli ultimi anni dall'Ato per finanziare gli interventi: oltre ai cento milioni per il Garda, anche una cifra vicina ai 48 milioni di euro. Aiuti importanti, anche se comunque i costi per investimenti e gestione andranno coperti per la maggior parte tramite la tariffa.

Dei 197 milioni di euro che verranno investiti da A2A Ciclo Idrico, 9,6 milioni saranno destinati al depuratore di Gavardo, mentre nei 192,3 milioni previsti da Acque Bresciane rientrano anche i 102 per il nuovo depuratore del Garda, ovunque si deciderà di realizzarlo.

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