I sindaci del Chiese: «L'opzione Gavardo/Montichiari non è più percorribile»

Questo il comunicato stampa diramato dai sindaci dell'asta del Chiese, che pubblichiamo integralmente.

“Abbiamo atteso la pubblicazione di tutti i video dei tavoli tematici sul Depuratore del Garda organizzati da Acque Bresciane per poter verificarne direttamente gli esiti, e le voci ascoltate rispecchiano ampiamente le nostre attese: un plebiscito per una soluzione gardesana.
La soluzione maggiormente preferenziata rimane l’adeguamento di Peschiera.

Con la soluzione Lonato rimane la questione del corpo recettore, dove nuovamente Acque Bresciane individua il fiume Chiese e il punto di scarico nel comune di Montichiari, soluzione non accettata dal comune bassaiolo ma la soluzione avanzata dal Comitato Gaia riteniamo sia l’unica percorribile e come ha confermato Acque Bresciane merita un approfondimento.

La soluzione proposta dal comitato Gaia fa emergere chiaramente che Acque Bresciane non ha valutato tutti gli scenari possibili e ancora propone un confronto solo tra Gavardo/Montichiari contro Lonato. Questo in contraddizione con quanto richiesto dalla Mozione Sarnico: un confronto tra più alternative gardesane.

Dopo questo ulteriore passaggio nei tavoli tematici riteniamo che la soluzione Gavardo/Montichiari non possa più essere una soluzione percorribile anche alla luce della Mozione Sarnico approvata quasi all’unanimità in Consiglio Provinciale, dei 13 Consigli Comunali e dell’Assemblea della Comunità Montana di Valle Sabbia (25 comuni rappresentati) che hanno approvato mozioni contro questa ipotesi e dei 58 comuni che hanno chiesto ad Ato di stralciare, attraverso apposita mozione, la stessa ipotesi.

Dopo oltre due anni di tensioni sui territori sfociati anche in manifestazioni con migliaia di persone e rapporti difficili tra Enti Locali il confronto pacato all’interno dei tavoli tematici dimostra che si possono affrontare argomenti complessi attraverso il dialogo con il territorio.
Le precise indicazioni tecniche più volte illustrate dal Direttore Tecnico di Acque Bresciane Ing.Mauro Olivieri hanno smantellato gli ultimi capisaldi che sostenevano la soluzione Gavardo/Montichiari:

1) Il problema dell’urgenza (5 anni Gavardo - 8 anni Lonato) perché la sublacuale potrebbe scoppiare non esiste più. Il problema non è ambientale ma solo economico, a causa delle manutenzioni che comunque potranno diradarsi perché le bioconcrezioni nell’ultimo anno si sono fermate.

2) I due progetti proposti sono ambientalmente equivalenti (vedi ad esempio tavolo Amministratori al min. 1h44min) di altissimo livello ambientale e suddivisi da pochi decimali nel calcolo normalizzato a due. Non è quindi da considerare corretta la valutazione proveniente dai sostenitori dello scenario Gavardo/Montichiari che definiscono Lonato come soluzione ambientalmente peggiore.

3) Anche le aree agricole coinvolte sono pressoché simili tra Gavardo e Lonato e quindi purtroppo il consumo di suolo vi sarà in entrambi i siti con il limite che a Gavardo non vi è possibilità di ampliamento futuro dell’impianto e per raggiungere l’area individuata è necessario realizzare un cavalcavia.

Al di là degli aspetti tecnici rimaniamo sorpresi e preoccupati che Comunità del Garda e Ats Garda Ambiente (i soli presenti in Cabina di Regia) abbiamo continuato a sostenere la soluzione, quasi in solitaria, Gavardo/Montichiari quando la soluzione Lonato è la stessa approvata in Garda Uno dai comuni gardesani nel 2008.

Siamo preoccupati perché una soluzione gardesana (Peschiera, Lonato o altro comune gardesano), cosi come indicato dalla mozione Sarnico, dovrebbe essere condivisa proprio dai comuni rivieraschi per non ricreare quel percorso di imposizioni che tante tensioni ha creato nei territori bagnati dal fiume Chiese.

A questo punto riteniamo che sarebbe impossibile far accettare alle popolazioni lungo il fiume Chiese la costruzione di due nuovi impianti sul loro territorio per depurare le fognature dei comuni gardesani che a loro volta non accettano un depuratore sul loro stesso territorio.

Proprio per il clima di collaborazione che deve emergere tra enti locali sul tema della depurazione, il comune di Gavardo è disposto fin da subito ad accettare di far confluire nel proprio depuratore intercomunale (Gavardo-Villanuova-Vallio) in fase di ultimazione, i reflui fognari dei comuni di Muscoline, Calvagese e Prandaglio (fraz.di Villanuova) questo per favorire la centralizzazione degli impianti sul Chiese.

Per tutto quanto successo dall’autunno 2018 ad oggi ci auguriamo che Ato e Cabina di Regia (nel quale purtroppo nessun comune dell’asta del Chiese ha ed avrà voce) convergano per la soluzione più naturale per la depurazione dei comuni del lago di Garda e non si ritorni alla soluzione Gavardo/Montichiari che porterebbe ad imprevedibili conseguenze.

Dopo oltre due anni di ottime relazioni tra i comuni siti lungo il fiume Chiese riteniamo che possa nascere una grande opportunità per lo sviluppo e la salvaguardia del fiume Chiese e quindi i Comuni di Gavardo-Montichiari-Muscoline e Prevalle sottoscriveranno e proporranno anche a tutti gli altri enti la firma del “Contratto di Fiume” strumento che mira a raggiungere gli obiettivi delle Direttive Europee sulle Acque (2000/60/CE) e sulle Alluvioni (2007/60/CE) supportando e promuovendo politiche e iniziative volte a consolidare comunità fluviali resilienti e per far questo proporremo a breve agli altri sindaci la costituzione della “Comunità del Chiese”.

Davide Comaglio - Sindaco di Gavardo                             
Marco Togni - Sindaco di Montichiari
Damiano Giustacchini - Sindaco di Prevalle                        
Sandro Benedetti - Sindaco di Muscoline