Depuratore, settimana decisiva per la localizzazione

Quella appena iniziata è la settimana che deciderà le sorti del nuovo depuratore del Garda.

L’ipotesi di Lonato resta la più papabile, ma sul Garda si continua a propendere per l’opzione del doppio impianto a Gavardo e Montichiari, che consentirebbe di dismettere la condotta sublacuale in tempi più rapidi.

Nel frattempo a Lonato, però, maggioranza e opposizione rimangono fortemente contrarie - che lo scarico dei reflui avvenga nel Chiese o meno, in questo caso, non fa differenza - e fanno fronte comune per sostenere l’ipotesi Gavardo-Montichiari tramite una mozione discussa in Consiglio comunale qualche giorno fa e poi approvata all’unanimità.

La possibile realizzazione del depuratore al confine con il territorio di Castiglione delle Stiviere e l’ipotesi dell’utilizzo dei canali Arnò e Virgilio per lo scarico delle acque depurate ha acceso il dibattito anche tra gli amministratori mantovani, che si lamentano di non essere stati coinvolti nelle trattative pur essendo il loro territorio implicato in tutte e tre le soluzioni prospettate per lo scarico dei reflui (quella del Mincio a Peschiera, del Virgilio o del Chiese).

Unica voce mantovana “fuori dal coro” il deputato del Movimento 5 Stelle Alberto Zolezzi, che ha sottolineato la necessità di preservare il bacino del Chiese e dell’Oglio, che non avrebbe portate d’acqua sufficienti a garantire la diluizione dei reflui.

Il deputato, in linea con la posizione del Comitato gavardese Gaia, afferma di non comprendere lo stupore del Parco del Mincio sul tema, dal momento che da quarant’anni i paesi gardesani scaricano i reflui nel Mincio - essendo nello stesso bacino - e che con l’acqua presa per irrigare dal Garda si prendono da sempre anche i reflui.

Oggi, ad ogni modo, Acque Bresciane consegnerà all’Ufficio d’Ambito di Brescia la relazione sui tavoli di confronto tenuti nelle scorse settimane; domani è in programma la Commissione Ciclo Idrico del Broletto, ed entro il 18 maggio - data della riunione della Cabina di regia ministeriale - l’Ato dovrà decidere dove realizzare l’impianto.