Terzo ottomila per Roby Manni

E tre. Dietro al mito Silvio Mondinelli, che entra nel prestigioso “Club degli ottomila”, ecco subito chi è ben intenzionato a seguirne le orme bruciando le tappe, regalando altro lustro all’alpinismo bresciano. E’ Roberto Manni, fortissimo scalatore valsabbino.

Fra gli alpinisti che nei giorni scorsi hanno raggiunto la cima del Broad Peak, infatti, esattamente un ora dopo la conquista del “Gnaro” c’era anche lui insieme al compagno di cordata Angelo Giovannetti di Pergine.
A Capo di un nutrito gruppo di valsabbini, nel 2005, Roby Manni era riuscito nell’impresa di conquistare il Cho-Oyu (8.201). L’anno scorso ci ha provato col Shisha Pangma (8.027), desistendo ad una settantina di metri dalla vetta dopo aver lottato con le unghie e per ore contro un vento micidiale.

Quest’anno si è però ampiamente rifatto, facendo sue due vette in poche settimane: il Lhotse alla fine di maggio, il Broad Peak l’altro giorno. “Una dietro l’altra per non perdere i vantaggi dell’acclimatamento” ci aveva spiegato alla vigilia della partenza per quest’ultima impresa, avvenuta lo scorso 13 giugno, mentre vistose bruciature solari ancora gli incorniciavano il volto.

A sostenere la voglia di salire che anima le imprese del valsabbino Manni, che di mestiere fa il professionista della montagna a Pinzolo come maestro di sci e guida alpina, una cordata di sponsor che sono soprattutto amici: Fondital, Immobiliare Vinci, Pressofusioni Comero, Sada elaborazione dati, Falme, 3b Solution, gli sponsor tecnici Fila, Gialdini e Mico.

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