Le rotonde promosse e quelle bocciate

Le rotonde hanno segnato una vera e propria rivoluzione nella progettazione delle nostre strade. Statistiche stilate un po’ in tutto il mondo le hanno elette a vero e proprio «toccasana» per il traffico, sia in termini di scorrevolezza che di sicurezza.


Le rotonde, non sempre apprezzate dagli automobilisti bresciani, negli ultimi anni si sono moltiplicate: studiate e realizzate in modo «bipartisan» dagli amministratori di ogni istituzione e segno politico.


Tanto in città quanto in provincia le rotatorie sono cresciute, per numero e dimensioni, mentre quelle esistenti si sono dovute adeguare alle modifiche del codice della strada.
Il primo bilancio dell’era delle rotonde è quindi positivo, anche se ne restano alcune ancora da migliorare: situazioni che ogni giorno mettono in pericolo gli automobilisti e gli autotrasportatori che le percorrono.


In città si è di fatto partiti da zero, dato che fino ad una manciata di anni fa le rotonde si usavano quasi esclusivamente sui percorsi extraurbani. Studi ed esperimenti in contesti urbani però hanno dimostrato che «le rotonde sono la soluzione migliore per aumentare la velocità commerciale, cioè la velocità di trasferimento da un punto all’altro» spiega l’assessore ai Lavori pubblici del Comune di Brescia Valter Braghini.


«Il nostro obiettivo era quello di ridurre le velocità di punta, rendendo più scorrevole il traffico. La rotonda in questo senso è perfetta perchè, se ben sagomata, non costringe a fermate e brusche ripartenze come i semafori, ma impone di rallentare pur senza fermarsi».

Nei progetti dell’Amministrazione comunale quindi la realizzazione di una serie di rotonde, 4 per la precisione, su via Labirinto, una tra via Cefalonia e via San Zeno, oltre alla modifica definitiva della rotatoria di via Oberdan.



«Nella estate del 2004 abbiamo fatto un esperimento coprendo i semafori - conclude Braghini - e con il traffico di agosto è andata bene. In settembre un po’ meno ed abbiamo riattivato i semafori. Ma da quel periodo abbiamo tratto buone indicazioni, e ora sappiamo che con alcuni investimenti, soprattutto per il ridisegno degli accessi, il traffico nella zona migliorerebbe sensibilmente».


Per quello che riguarda le rotatorie sul territorio della provincia, l’assessore provinciale ai Lavori pubblici Mauro Parolini sottolinea che «dalle strade dismesse dall’Anas abbiamo ereditato rotonde disastrate. Vecchie per età e per concezione. Negli anni abbiamo provveduto a ridisegnarle ed adeguarle alle norme vigenti. Non tutto è stato fatto, ma abbiamo già stilato una lista degli interventi più urgenti, oltre ad avere destinato i finanziamenti».


Gli interventi più urgenti nella zona Est della provincia, dalla Valsabbia alla Bassa.
Uno dei primi riguarda la Valsabbia, la rotonda dove la la SP 79 «Sabbio Chiese-Lumezzane» incrocia la SP IV «Tormini-Barghe». Questa rotonda, realizzata alla metà degli Anni ’70, è tra le più pericolose dell’intera rete viaria. Principali imputati sono la scarsa visibilità e le difficoltà sia di afflusso che di deflusso dei veicoli, e soprattutto una disposizione delle precedenze anacronistica e ormai totalmente fuori norma.


Per questo, il settore viabilità della Provincia di Brescia, ha previsto entro la fine del 2007 una serie di interventi che trasformeranno la rotonda, con un investimento di circa 300mila euro. La piattaforma stradale sarà composta di due corsie di 3,75 metri, con una banchina pavimentata di 1,50 metri e un ingombro complessivo di 12 metri.

La corsia rotatoria sarà larga 4 metri ed avrà una corona centrale in porfido di 2 metri, con una pendenza trasversale del 6%.
Stesso ragionamento per l’intersezione tra la Sp 25 «Cunettone-Esenta» e la Sp 26 «Gavardo-Manerba». I veicoli che viaggiano in rotatoria non hanno diritto di precedenza su quelli che devono immettervisi. Entro l’estate però le precedenze saranno adeguate alle normative vigenti, e saranno realizzati cordoli, aiuole spartitraffico e marciapiedi, con una spesa di 122mila euro.


Modifiche entro l’estate anche per la rotonda di Cunettone, l’intersezione tra la SP 572 «di Salò» e la SP 25 «Cunettone-Esenta», Qui si era avviato un intervento nel 2002, ma per la presenza di un canale non si era potuto modificare l’innesto della SP 25, che presenta ancora un raggio di curvatura troppo stretto per la svolta dei mezzi pesanti. Con 100mila euro la Provincia coprirà il fosso adiacente per realizzare corsie di innesto con raggi adeguati.


Da Giornale di Brescia

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