In Valsabbia molte le scuole chiuse

La giornata di sciopero nel mondo della scuola di ieri ha visto una massiccia adesione anche del personale delle scuole della Valle Sabbia, in particolare delle scuole primarie e quelle dell’infanzia statali direttamente interessate dalla “riforma Gelmini”.

Altissima la partecipazione allo sciopero da parte degli insegnanti. I dati di adesione allo sciopero di alcuni circoli didattici valsabbini parlano di una partecipazione attorno all’80% degli insegnanti e del 50% fra il personale Ata (ausiliario, tecnico, amministrativo). Si va dal 79% degli insegnanti del Circolo didattico di Gavardo all’86% di quello di Vestone.
In molti casi le scuole sono rimaste completamente chiuse, come nel caso delle primarie di Villanuova, Roè Volciano, e la gran parte di quelle dei piccoli paesi dell’alta valle.

La preoccupazione degli scioperanti, ma anche di tanti genitori, è che i tagli al numero degli insegnanti porti progressivamente alla chiusura delle scuole più piccole che si trovano nei piccoli comuni montani.
Lo sciopero è stato proclamato da Cgil, Cisl, Uil, Gilda e Snals, a cui si è aggiunto all'ultimo momento anche l’Unicobas. La protesta è “contro la riforma Gelmini della scuola e i tagli all'istruzione pubblica contenuti nella finanziaria". La riforma è stata approvata in via definitiva mercoledì mattina al Senato (162 sì, 134 no, tre astenuti), dopo un mese di proteste e contestazioni in molte città italiane.

Ieri mattina alcuni insegnanti delle scuole primaria e dell’infanzia di Villanuova hanno fatto volantinaggio nei pressi del semaforo al centro del paese distribuendo volantini in cui spiegavano le ragioni dello sciopero contro la “riforma Gelmini”.

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