Uniti si vince, anche contro il Covid

 
In Valle Sabbia, certamente rappresentativo del mondo del lavoro è il gruppo Silmar, al quale appartengono Fondital, Raffmetal, Valsir, Oli, Marvon e Alba.
Gruppo forte della presenza di quasi duemila addetti, per rimanere in Italia, la maggior parte dei quali in terra valsabbina.

Come si sono organizzate le aziende di Silmar Group per riuscire a gestire la fare del certificato verde obbligatorio per tutti, pena l’allontanamento immediato?

«Fin dall’inizio della pandemia tutte le nostre aziende si sono attivate per la tutela di tutti i collaboratori e le loro famiglie tramite l’informazione, la sensibilizzazione e l’applicazione di protocolli, dotando sempre il personale dei dispositivi di protezione necessari ed attuando tutte le misure capaci di contenerne la diffusione» ci ha detto l’ingegner Michele Bortolami, che insieme alla dott.ssa Elisabetta Carè, ciascuno per i propri dipartimenti di riferimento, ha avuto l’incarico di occuparsi di sicurezza ed ambiente per l’intero gruppo.

«Riteniamo infatti che l’applicazione di una strategia condivisa a livello di Gruppo abbia permesso di garantire la massima sicurezza e serenità dei collaboratori e delle loro famiglie, oltre che assicurare la continuità aziendale».

Mascherine, distanziamento, misura della temperatura corporea, frequenti sanificazioni... Rigidi protocolli aziendali che hanno permesso di superare momenti particolarmente impegnativi, in occasione dei picchi di contagio registrati a livello nazionale.

E per questa nuova sfida? «Il decreto che introduce dal 15 ottobre l’obbligo per tutti i lavoratori del settore privato di possedere ed esibire su richiesta la certificazione verde non ci ha colto impreparati – aggiunge Bortolami -. Fin da subito ci siamo dotati di tutte le procedure organizzative e dei dispositivi necessari per adempiere alla normativa, ma ci siamo mossi anche sensibilizzando e formando i collaboratori, anche in merito alle difficoltà che potrebbero incontrare al di fuori dell’azienda, ad esempio il rischio di trovare le farmacie intasate dalle richieste di tamponi».

Temete dei problemi per domani e per i giorni a venire?
«Tutti gli addetti sono ben informati sulle procedure, quindi no, non crediamo debbano esserci grossi problemi nel mettere in pratica le disposizioni previste nel decreto – affermano da Silmar -. Ben venga tutto ciò ci aiuta ad aumentare il grado di sicurezza e ad uscire da questa pandemia».