Sottobacino idrografico

Tre anni fa analogo studio era stato fatto sul “Reticolo idrico minore”, oggi è al via, grazie ad un accordo sottoscritto a dicembre dello scorso anno fra Regione Lombardia e Comunità montana, uno studio idrogeologico ed idraulico che riguarda il “Sottobacino idrografico” del fiume Chiese.

Si occuperà di una dozzina di aree/impluvio di altrettanti bacini.
Ci sono l’Abbioccolo; l’Agna; il Caffaro con i sottobacini Laione, Rio Riccomassimo, Sanguinera e Vaia; il Degnone col Glera; il Gorgone; il Nozza col Tovere; la Vrenda di Odolo; il Re di Anfo; il Vantone; il Vrenda di Vallio; il Preane; e il Madonna del Rio.

Con un investimento di 90 mila euro (60 la regione, 30 la Comunità montana), si tratta di verificare le criticità di questi territori, analizzare costi e benefici di eventuali interventi di sistemazione idraulica, stabilire delle priorità.

Uno studio che risulterà essere preliminare ad una serie di interventi che potranno a loro volta essere finanziati dalla Regione.
Per conto della Comunità montana, su delega regionale, se ne occuperà Secoval, utilizzando le attuali conoscenze e la documentazione già in possesso di Comuni e Regione, con personale interno e il supporto di un geologo, un ingegnere idraulico e dell’ingegneria naturalistica.

Il risultato saranno delle schede che conterranno proposte progettuali già ordinate in priorità, pronte per essere finanziate.
Avere i progetti già pronti, oggi, è l’unico modo per riuscire un po’ alla volta a realizzare le opere.

. in foto: il torrente Agna

 

Aggiungi commento:

Titolo o firma:

Commento: (*)

Username/Email:

Password: