Con un po' d'affanno, regge l'imprenditoria valsabbina

In sei mesi la Valle Sabbia ha perso 46 aziende, lo 0,8%.
Meglio di come è andata nell’intera provincia di Brescia, dove il calo è stato dell’1,2% (sul dato iniziale di 110.237 imprese, 1.294 hanno chiuso), ma certo un dato preoccupante per l’operosa Vallesabbia, dove realtà come Odolo e Casto hanno avuto in un passato non lontano più lavoratori che abitanti.

I Comuni valsabbini dove il calo numerico è stato più intenso sono Gavardo e Sabbio Chiese, che insieme hanno perso 25 realtà delle 1.328 di inizio anno.

Ma dove in realtà la crisi in percentuale ha inciso di più è in Comuni come Provaglio Valsabbia (c’erano 47 imprese ed oggi sono 43, con una perdita dell’8,5%), Pertica Alta (ha perso 2 imprese sulle 50 presenti), e Vallio Terme, Barghe e Treviso Bresciano, che insieme sono passate da 266 a 256 imprese, il 4% in meno.   

Non è tutto piombo quello che pesa e i "numeri valsabbini indicano anche qualche cosa di positivo: pur di fronte ad una crisi generale che ha visto la città perdere oltre 200 imprese e realtà come Lumezzane, Chiari, Montichiari, Rezzato, Salò e Palazzolo sull’Oglio retrocedere, infatti, ci sono comunque dieci Comuni valsabbini in crescita, guidati da Roè Volciano (da 398 le imprese sono diventate 410, un 3% in più).

Ci sono poi Agnosine, Anfo, Vestone, Villanuova sul Clisi, Pertica Bassa, Preseglie, Odolo, Mura e Capovalle, tutte cresciute di una o 2 unità.
Poco. Ma un segnale inequivocabile: vero che anche in Valsabbia la crisi c’è, ma ad ogni modo il tessuto imprenditoriale tiene.

Le nubi, insomma, appaiono meno nere che sui cieli del resto della provincia bresciana.
I dati sono dell’Ufficio Studi Statistica e Gestione Documentale della Camera di Commercio - Brescia

MPS