Comuni valsabbini ricicloni, ma perso il primato provinciale

È stato pubblicato nei giorni scorsi dalla Provincia il «Quaderno provinciale rifiuti», edizione 2020, il report annuale relativo alla raccolta differenziata nei Comuni bresciani, riferito al 2019.

I Comuni valsabbini registrano un leggero incremento della raccolta differenziata (+2,4), con alcuni exploit da parte dei paesi che per ultimi hanno adottato la raccolta differenziata porta a porta, come Bagolino (+25,7%).

In testa c’è ancora Vallio Terme, che però perde il primato provinciale conquistato nel 2018 con il 93,3% di differenziata. Nel 2019 ha fatto registrare invece l’88,8% di differenziata, con una diminuzione del 4,5%, finendo al 5° posto nella classifica provinciale.

La media dei comuni valsabbini si attesta all'82,93%, superiore alla media provinciale (76%), ben oltre la media regionale (70%) e nazionale (58%).

I Comuni con una raccolta sopra l’80% sono passati dai 6 del 2018 agli 11 del 2019.

Oltre a Bagolino, hanno avuto un incremento a due cifre Casto (10,3%) e Pertica Alta (10,2%); sette invece i comuni che hanno segnato una diminuzione di differenziata rispetto all’anno precedente: oltre a Vallio Terme, Roè Volciano, Villanuova, Sabbio Chiese, Muscoline, Agnosine e Odolo.

Fanalini di coda sono Mura (66,2%) e Provaglio Val Sabbia (66,0%), comunque sopra la soglia minima di legge, fissata al 65%.

«I dati sono positivi – ha commentato il vicepresidente del Broletto, con delega all’ambiente, Guido Galperti - si registra una crescita dei comuni dove la differenziata è oltre il 65%. Siamo sempre più dentro l’economia circolare e si fa sempre più strada l’idea del recupero e della circolarità».

La Provincia, per altro, ha confermato anche quest’anno il fondo da 100mila euro per «accompagnare» i Comuni nell’introduzione della tariffa puntuale (meno rifiuti si producono, meno si paga). Meccanismo che spinge a differenziare e, in media, tiene più bassa la tariffa.