Di qui passò Garibaldi

L’Italia intera è costellata di targhe che ricordano il passaggio di Giuseppe Garibaldi, l’Eroe dei due mondi, che contribuì, durante il Risorgimento, all’unificazione dell’Italia. Garibaldi, nel corso della Seconda Guerra d’Indipendenza, al comando dei suoi Cacciatori delle Alpi, contribuì alla conquista di vaste zone della Lombardia, fino alla Valle Sabbia.

Nella notte tra il 20 e il 21 giugno 1859, Garibaldi, sostò in una locanda sui versanti del Sant’Eusebio per ripartire il giorno successivo.

Il locandiere, fervente patriota, dopo poco fece erigere, di fronte alla finestra della camera dove aveva riposato l’Eroe dei due mondi, cinque colonne con i busti di Garibaldi, Cavour, Vittorio Emanuele II, Mazzini e Napoleone III. Le sculture sono rimaste al loro posto fino al 2010 quando sono state trafugate.

Per recuperare questo fatto storico, per iniziativa dell’associazione nazionale Giuseppe Garibaldi, si è pensato di apporre una targa nei pressi dell’antica locanda, che oggi continua la sua attività sotto l’insegna del ristorante «Colle di Sant’Eusebio», i cui proprietari hanno di buon grado aderito all’iniziativa.

La cerimonia si è tenuta questo sabato pomeriggio, con gli interventi diFrancesco Garibaldi- Hibbert, presidente dell’associazione nazionale Giuseppe Garibaldi, Matteo Ghedi, presidente dell’associazione Museo Parco delle Rimembranze, Gianluigi Valotti, il sindaco di Vallio Terme Roberta Ferandi e il consigliere regionale Floriano Massardi.

L’attore Sergio Isonni ha letto alcuni brani sulle truppe garibaldine nel Bresciano durante il Risorgimento.