Accoglienza diffusa per i profughi ucraini
di Cesare Fumana
Grazie all’azione sinergica di parrocchia, Pro loco e dell’amministrazione comunale e a tanta generosità sono stati accolti 27 profughi ucraini: 10 mamme e 17 minori
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Nell’arco del mese di marzo la comunità di Vallio Terme ha accolto 27 profughi fuggiti dall’Ucraina a causa della guerra.
A dare il via all’operazione di accoglienza è stata la parrocchia che il 7 marzo, poco dopo lo scoppio della guerra, seguendo anche l’invito del vescovo, ha messo a disposizione la casa canonica, non più utilizzata da quando non c’è più il parroco residente. Una bella testimonianza di carità – hanno detto il parroco don Italo Gorni e il consiglio pastorale – nella consapevolezza che il paese avrebbe supportato la parrocchia nell’accoglienza di persone fuggite dalla guerra; una decisione che avrebbe spinto anche altre persone a mettere a disposizione alloggi liberi per questa emergenza. E così è stato.
All’inizio la parrocchia aveva pensato di rivolgersi alla Caritas per individuare le persone da accogliere oppure di vagliare alcune segnalazioni giunte ad alcuni valliesi.
Ma già il giorno dopo aver preso questa decisione è giunta alla sindaca Roberta Ferandi una richiesta da una sua conoscente che aveva una badante ucraina: chiedeva disponibilità ad accogliere alcuni familiari di lei, le sue tre nuore e sei bambini piccoli.
Rivolgendosi ad alcune persone del paese ha saputo che proprio la sera prima la parrocchia aveva messo a disposizione la casa canonica. L’arrivo di questi profughi era annunciato già per il sabato 12 marzo, e quindi i volontari della parrocchia si sono dati subito da fare per sistemare l’appartamento, che mette a disposizione tre camere con tre bagni.
È iniziata così la gara di solidarietà che ha coinvolto tutto il paese e con il passaparola per la raccolta di cibo, vestiario, biancheria per la casa, prodotti per l’igiene e la pulizia ecc. Tutto l’occorrente per rendere la casa il più accogliente possibile. L’arrivo è stato poi rimandato perché i profughi non avevano trovato posto sugli autobus che dalla Polonia partivano per l’Italia, e visto che avevano bambini piccoli al seguito hanno poi optato per l’aereo.
Sono così giunti all’aeroporto di Orio al Serio (Bergamo) nella serata di domenica 13 marzo e portati a Vallio Terme Ludmia, Danila, Alice, Viktoria, Angelina, Svyatoslav, Yulla, Arina e Amina (i piccoli hanno 2, 2, 4, 9, 10, 12 anni). Provengono da Zaparojie, non lontano da Mariupol.
Nel frattempo un volontario valliese (che vuole rimanere anonimo) aveva preso contatti con il centro di Folzano che aveva iniziato a mandare aiuti in Ucraina. Da loro è poi giunta la richiesta di accogliere altre due mamme con tre bambine e una ragazza da andare a prendere in Romania, a Siret, al confine con l’Ucraina. Così lui e un altro volontario sono partiti carichi di merce da portare in Ucraina e dopo un viaggio durato solamente tre giorni sono tornati con due mamme e tre bambine e una ragazza, provenienti dalla regione di Leopoli (Cristina, Zlata Angelina, Inna Eugenia e Roxolana, tre bambine di 2, 6 e 8 anni e una ragazza di 14). Da venerdì 18 marzo sono ospitati presso un’abitazione di Somagro, messa a disposizione generosamente dal proprietario.
Da una delle signore accolte a Somagro è poi giunta la richiesta di ospitare altre due mamme con i loro due bambini, loro conoscenti, che erano già in Italia dall’8 marzo ma che non si trovavamo bene dov’erano. Trovata la disponibilità di un alloggio a Cereto sono giunti anche questi quattro (Kateryna, Vladislao, Viktoriia, Mariia, due mamme con i figli di 6 e 8 anni).
Un ulteriore contatto tramite i profughi accolti a Somagro, sono giunti in Italia da Odessa altre otto persone, ospitate presso un’abitazione messa a disposizione a Oriolo, dove sono giunti prima due mamme e con due bambini di 5 e 7 anni (Khrystyna, Veronika, Inna e Yeva), e poi un’altra con altri 3 di 7, 8 e 9 anni (Olena, Nastya, Dasha, Nikita).
In totale la comunità di Vallio Terme sta accogliendo 27 profughi: 10 adulti e 17 minori.
Si è assistito ad una gara di solidarietà per accogliere queste persone fuggite dalla guerra, tutte mamme con i loro bambini, accolte in quattro abitazioni.
Allargandosi il numero delle persone accolte è stato necessario darsi un’organizzazione che fa capo alla parrocchia e alla Pro loco, che a sua volta coinvolge tutte le associazioni del paese. È stato creato un gruppo Whatsapp per poter comunicare velocemente e per rispondere di volta in volta alle diverse richieste nel più breve tempo possibile.
La sindaca si è trovata coinvolta sia come volontaria sia nel suo ruolo di prima cittadina ed ha seguito, grazie ai suoi contatti istituzionali, tutte le pratiche burocratiche per l’accoglienza (comunicazione alla Prefettura, tamponi, richiesta tessera sanitaria provvisoria ecc.)
Un grosso contributo per comunicare con i profughi lo stanno dando alcune signore moldave e ucraine che da anni vivono in paese.
Tanta la sensibilità e la generosità giunta anche da fuori paese. Tanti i gesti di attenzione anche nei confronti dei bambini: una piccola compiva gli anni proprio il giorno del suo arrivo e così una signora le ha portato una bella torta di compleanno; il dentista si è reso disponibile per a curare il dente dolorane di una bambina. Per non parlare dei giocattoli donati ai piccoli. Poi il kit sanitario donato dalla farmacia, le pizze offerte da un ristorante e molto altro.
Anche le raccolte di cibo a lunga conservazione per la Quaresima per la Caritas serviranno anche per l’accoglienza dei profughi valliesi.
Nel suo piccolo, il paese di Vallio Terme sta dimostrando una grande sensibilità e generosità per l’accoglienza di queste mamme e dei loro bambini fuggiti dalla guerra.
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