Si scaldano i motori per il Gran Carnevale di Storo

Storo sta già lavorando ai propri carri carnevaleschi, ma dalle ultime indiscrezioni quelli posizionati dovrebbero essere in numero ridotto rispetto al passato.

Stiamo parlando di uno dei Carnevali a dimensione extralarge, ma che anche sotto l’aspetto qualitativo vantano una valenza almeno provinciale.

La particolarità del Gran Carnevale storese è che i carri rimangono statici, non si muovono in sfilata: è il pubblico a muoversi di carro in carro dove le maschere danno vita a delle esibizioni.

Il richiamo, da ben 54 edizioni, non ha confini: da Ledro alla Valsabbia allo stesso circondario del Chiese solitamente è un’unica processione di gente.

Il calendario degli eventi è spalmato tra il 16 e il 25 febbraio con il clou nell’ultimo giorno di Carnevale, il martedì prima delle Ceneri.

Poi all’interno di Storo&20 le feste sono destinate a protrarsi sino quasi al suono dell’Ave Maria.

Scartabellando le origini del Gran Carnevale Storese non si possono tralasciare coloro che a suo tempo lo hanno creato e che successivamente in tempi diversi ci hanno lasciato. Al di là dei tanti protagonisti mascherati dell’epoca – tanto per fare mente locale - non si possono scordare quanti in quegli stessi anni facevano da manovratori. Tra questi Angelo Cortella, Marcello Cosi, Mario Quai , Nicola Paisoli e Pietro Ferretti la cui creatività e attaccamento al paese e alla sua gente rimarrà incancellabile.

“Anche stavolta i carri in via di realizzazione hanno dimensioni elevate, tanto da raggiungere alture quasi a livello dei campanili – fanno sapere dalla Pro loco –. Poi c’è l’aspetto costi e burocratici le cui pieghe e incartamenti comportato tempi ed energie sempre più rilevanti”.

“Negli ultimi anni, altro aspetto da non sottovalutare, ci sono state evoluzioni difficili da sopportare dovute alle stagioni covid e post-covid con una sfoltitura agli stessi volontari”, rimarca il presidente della Pro loco di Storo Luca Comai, succeduto nel passamano all’attuale sindaco Nicola Zontini.