07 Ottobre 2019, 10.31
Val del Chiese Storo
Parrocchie

Don Andrea Fava da sei anni alla guida dell'Unità pastorale Madonna dell'Aiuto

di Gianpaolo Capelli

In occasione della festa della Madonna del Rosario a Baitoni, la comunità parrocchiale ha voluto ringraziare il parroco per il suo intenso servizio pastorale


Era il 6 ottobre 2013, quando don Andrea Fava lasciava i suoi fedeli della Vallarsa sopra Rovereto, che in massa, per il bene che volevano al loro parroco, lo accompagnarono a Storo per l'ingresso, accolto dalle autorità religiose della zona, da quelle civili e militari. Nuova missione guidare i sei paesi che il Vescovo gli aveva affidato: Bondone, Baitoni, Riccomassimo, Lodrone, Darzo e Storo, costituendo l’“Unità Pastorale Madonna dell'Aiuto”.

A sei anni di distanza esatti, in occasione della Madonna del Rosario di Baitoni, festeggiata domenica 6 ottobre , protettrice della chiesa omonima, durante la celebrazione della Santa Messa solenne, presente insieme al coro parrocchiale locale il coro ”Gli Amici del canto” di Storo, Lina Cimarolli, in una chiesa gremita,  in rappresentanza della comunità con brevi ma incisive parole ha ringraziato don Andrea per la sua presenza alla solennità e  per i tanti “GRAZIE” che lui ha detto e dice continuamente a chi collabora con lui dal più piccolo al più grande, dal più importante a quello meno importante.

Don Andrea non dimentica nessuno... ascolta tutti e ha sempre cercato di improntare il suo apostolato tra la gente con umanità, comprensione e affetto e anche perdono...
Non dimentica mai gli anziani, anzi è quasi sempre tra loro perché a mangiare va alla casa di riposo di Storo.
Come già precisato in altre occasioni desidera sapere i nomi degli ammalati che sono negli ospedali e non manca di visitarli.
Ha piena fiducia dei suoi amministratori e con il denaro non ha un buon rapporto...anzi!
Da appassionato ciclista spesso d'estate raggiunge i luoghi in montagna dove deve celebrare la Santa Messa, salite ardue come sullo sterrato che porta a Bocca Cablone per la S, Messa alla Madonnina dei Sentieri.

Da buon sportivo è anche appassionato di calcio e la squadra del cuore non è un segreto... per la sciarpa bianconera in bella vista sulla sua auto.
Nei tre turni che i ragazzi della valle sono in campeggio nella colonia Alpina di Faserno, costante la sua presenza e il suo legame con i ragazzi.

Vive nella canonica di Storo, e spesso viene raggiunto da mamma Elena e papà Ettore, che abitano a Torbole e amorevolmente seguono il loro Don.
Con loro trascorre una quindicina di giorni, lui dice “en baita”, nella casetta che i genitori hanno sul Monte Baldo, a fine agosto.

Con i sei paesi che deve seguire è sempre molto impegnato, ma nelle occasioni importanti delle sue comunità, è sempre presente.

Ritornando alla Festa Madonna del Rosario, prima di iniziare la processione per le vie del paese, a don Andrea è stata consegnato un quadro con l'incisione della Beata Vergine Maria, segno di affetto della comunità nei suoi riguardi

Nel suo breve discorso di ringraziamento, don Andrea ha messo tutte le sei comunità che guida sotto la protezione della Madonna, ricordando le catechiste a cui è affidato il compito di spiegare il vangelo ai ragazzi, le famiglie sempre più sovrastate dalle tante difficoltà che devono affrontare, i giovani che spesso sono disorientati dai falsi miraggi offerti dalla società. Un grazie esteso a chi collabora in ogni mansione per il bene delle sue comunità.

I numerosi fedeli presenti in chiesa, hanno poi seguito gli Alpini di Baitoni guidati dal capo gruppo Tiziano Ferrari, che con Maria in spalla si sono avviati in processione verso la chiesetta del Ruch. Primo luogo di preghiera fino alla fine degli anni cinquanta quando è stata benedetta la nuova attuale chiesa.

Come ogni anno, lì davanti al primo luogo di culto della futura Baitoni, don Andrea ha impartito la benedizione, ricordando i tanti parroci che l’hanno preceduto nelle tante processioni passate.
Rientro in chiesa, dove in chiusura della cerimonia il Don ha invitato tutti al momento conviviale offerto dagli alpini nel capannone adiacente alla chiesa “polenta carbonera” per tutti.

Convivialità che assume doppio significato, per la sagra e per i sei anni di permanenza di don Andrea, augurando che rimanga nelle attuali comunità ancora per molto...lui molto diplomaticamente ha detto “affidiamo la mia permanenza nelle mani della Madonna”. Don...speriamo che non conti gli anni!
Grazie alpini per il vostro contributo e la vostra generosità!

Nelle foto, di Gianpaolo Capelli:
1 Chiesa Baitoni don Andrea Fava riceve dono ricordo
2 Alpini di Baitoni con Maria in spalla 
3 Chiesetta al Ruch benedizione di don Andrea
4 Chiesa Madonna del Rosario gli alpini portatori con don Andrea




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