09 Gennaio 2022, 19.49
Val del Chiese
Valle del Chiese

«101 anni social»

di Gianpaolo Capelli

Il titolo di questo articolo, forse incomprensibile al momento, è un rebus subito risolto presentando Mario Antolini di Tione. VIDEO


«101 anni social» è la scritta d'apertura di “Persone” la trasmissione inserita nel telegiornale di Rai tre delle ore 12 è andata in onda il giorno di Natale, con la presenza in video di Mario Antolini.
Il giornalista Stefano Cangemi di Roma ha incontrato e intervistato Mario Antolini nel suo studio di Tione alla fine del settembre scorso
I poco più dei 4 minuti dedicati al “Maestro-Pubblicista” (non vuole essere chiamato professore) fa onore a un uomo che della cultura, della continua ricerca del sapere ne ha fatta la bandiera della sua vita.
La trasmissione si apre con immagini della vecchia Tione, spostandosi nella contrada di Brevine, dove nel bar attuale, era ubicata la tipografia della famiglia Antolini.

Brevemente Mario ricorda i 12 anni della fanciullezza passati a Tione, quelli fino ai 37 passati con i salesiani di San Giovanni Bosco e il periodo della sua vita in Giappone.
Ritornato a casa, grazie al giornalista Gofer, trova il suo primo impiego come corrispondente di valle del giornale “L'Adige” di Trento.

Da allora in poi la penna, le macchine da scrivere prima meccaniche e poi quelle elettriche, sono gli strumenti di lavoro di Mario.
L'avvento del computer e le sue applicazioni saranno il suo nuovo modo di scrivere e comunicare: per lui con internet si apre un nuovo mondo di contatti e la possibilità di poter far leggere i suoi scritti ad una platea immensa di persone attraverso i social network, persone che lui magari non conosce e che apprezzano le sue pubblicazioni.

Il video dà una lucida ed esaustiva spiegazione di come l'ultracentenario Mario usa, e a suo giudizio devono essere usati, i “social”.
Mario Antolini è nato a Tione in Giudicarie il 19 giugno 1920.
Studi e formazione successivamente a Tione di Trento, Milano, Ivrea, Chieri, Tokyo, Trento, Napoli.
Consegue la maturità magistrale a Trento e la laurea in Scienze Orientali (specializzazione giapponese) a Napoli.
Dal 1955 al 1980 è insegnante di Scuola Elementare in varie località delle Giudicarie.
Dal 1947 opera nel mondo dell’informazione come pubblicista per diverse testate provinciali e non solo.
Impegnato come appassionato di storia e geografia locali.
Diverse le sue pubblicazioni editate.

Coinvolto in attività culturali, figura tra i fondatori del Centro Studi Judicaria con sede a Tione di Trento.
Notevole la sua partecipazione in varie associazioni di volontariato.
Dalla fondazione del “Il Giornale delle Giudicarie” è stato sempre un collaboratore assiduo e importante.
I suoi editoriali mensili, anche attuali, sono molto letti ed apprezzati .

A quasi 102 anni è tuttora presente sui “social” (in “facebook”) con inserti quotidiani.
La mia conoscenza con Mario Antolini risale all'inizio degli anni 90, quando riprendevo e mandavo in onda i suoi interventi nella presentazione di libri riguardanti Bondone e Baitoni, su “TeleBondone”, pionieristica tv locale come quella di Saone di don Gino Flaim, dove Mario era ospite spesso nei programmi culturali della stessa.

L'amicizia di Mario con le comunità di Bondone e Baitoni
risale ai tempi di don Dino Menestrina, parroco per 25 anni nei due paesi in fondo alla valle del Chiese
Mario, accompagnato dalla sua Signora, era spesso ospite gradito a presentare qualche evento o qualche libro.
Ricordata e significativa nel 1991 la sua presenza al ristorante Miralago di Baitoni, in qualità di moderatore per la presentazione del libro di Don Dino Menestrina e del Professor Ugo Vaglia di Vestone ”Fede e tradizione della Comunità di Bondone e Baitoni”.
Libro molto importante per i due paesi, che va a evidenziarne gli aspetti religiosi, storici, lavorativi e culturali.

La sua presenza che ricordo particolarmente è quella di un commosso Mario Antolini nel 2001 alla presentazione del libro dedicato allo scomparso amico don Dino Menestrina: “Un prete con noi”.
Ricordo quello che disse in chiusura di serata salutando la folta platea: “Quel povero prete di campagna e montagna, come si definiva don Dino, dovete tenerlo sempre nel vostro cuore come dono prezioso. Alle vostre comunità ha dato tutto se stesso con i suoi insegnamenti e per il bene che vi ha voluto”
Un libro scritto a più mani, dove tutti quelli che volevano potevano lasciare un ricordo, una testimonianza sul parroco che per 25 anni ha guidato Bondone e Baitoni.

Altra sua presenza importante nel 2004 alla casa sociale di Baitoni per la presentazione del libro “La scuola Materna di Bondone e Baitoni”, edito nel 50° di fondazione della stessa.
Mario Antolini partendo dalla esaustiva prefazione della Presidente di allora Caterina Cozzatti, per la “Scuola materna don Dino” come è stata intitolata la stessa in seguito in memoria dello scomparso parroco, ha fatto rivivere e ricordare ai presenti le tappe di una istituzione sociale che non ha confronti in importanza per le famiglie e per i bambini che la frequentano.

Nel 2006 è salito a Bondone a presentare il libro di Pierino Mantovani “Ricordi di un Carboner”, di cui ha scritto la prefazione e curato l'”editing”.
L'amicizia ultra decennale che lo lega a Pierino Mantovani lo ha sempre visto prodigo di consigli e suggerimenti al ristoratore di professione Pierino Mantovani, diventato “scrittore” per diletto.
Ricordo ancora Mario quando, nei primi anni del 2000, insieme accompagnammo i “Carboner” di Bondone a Balbido, raccontando con Pierino Mantovani la dura vita delle famiglie dei carbonai negli anni 40-50 nella vicina valle Marcia.
Grazie agli ultimi carbonai di Bondone e Baitoni Pietro Salvotelli e Dario Scalmazzi il pubblico presente in un teatro gremito, potè assistere alla costruzione del “Poiat”, la catasta di legna.

Fu in quell’occasione, a fine serata, che Mario si sentì in dovere di onorare la gente di Bondone lodandola per la l’ospitalità e amicizia nei suoi confronti, ma in generale con tutti, e per il decoro e la pulizia del borgo medioevale, ora tra i più belli di Italia, ricordando che l'usanza vista in Giappone di pulire la strada davanti a casa propria è applicata alla grande anche a Bondone, dove l'ospite che arriva trova un paese sempre lindo e pulito. senza spazzini comunali.

Quando l’amico giornalista di Roma Stefano Cangemi mi ha chiesto di indicargli nelle nostre Giudicare un personaggio che lasciasse il segno nella sua trasmissione “Persone”, non ho avuto dubbi a contattare Mario Antolini Muson, che alla veneranda età di quasi 102 anni, ha dato una testimonianza di come si usano i social e da qui il titolo dello “special” andato in onda: “101 anni social”.
“La telematica ha eliminato distanze tra popoli, nazioni e continenti”, questa sua affermazione trova riscontro nei 4731 amici, come li chiama lui, che ogni giorno leggono quello che scrive.

Ecco cosa dice Mario riguardo a quello che si aspettano da lui i suoi lettori:
“Tutti i giorni aspettano il mio pensiero, che deve riguardare il modo di vivere bene.”
 
Ultima riflessione di Mario in chiusura di trasmissione: “Io credo che l'età più bella sia quella che tu ti senti contento di te, senza desideri e senza rammarichi”.

Mario grazie della tua amicizia e avanti tutta nelle tua serenità che tu affermi di avere e nella fiducia nel Signore che hai per il tuo domani.

Gianpaolo Capelli

in foto: i 100 anni di Mario; Mario con il figlio; 100 anni più uno.





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