L'ultimo saluto ad Alberto Degara

Da tempo non stava bene e lo scorso sabato, a seguito di ulteriori  complicazioni, il medico Alberto Degara è venuto a mancare all'ospedale di Tione in cui aveva praticato, dal 1989 al 2007, l'attività di chirurgo.

Era nato a Fano, in provincia di Pesaro, aveva 70 anni, lascia mamma Iride, la moglie Carla e i figli Nicola ed Elisa. “Le onoranze funebri – dicono dall'agenzia Compostella di Tione - si terranno alle 14.30 di oggi – lunedì - a Tiarno di Sotto, dove ha origini la famiglia”.  

Il papà di Alberto (Bortolo) era stato prima segretario comunale a Brione e più tardi docente e poi preside a Storo. Aveva casa a Cimego (comune di Borgo Chiese) e ancor prima aveva lavorato all'Inviolata di Riva del Garda, e prima ancora due anni in Camerun. Proveniva da una famiglia in cui principi e morale  erano una priorità.

“Non era eccezionale solo come medico, ma anche come persona. Con pazienti, famigliari e personale – dicono le varie assistenti che lo avevano affiancato – era cordiale e molto disponibile. Per mettere a proprio agio i pazienti, già di per sé provati, parlava loro sedendosi in disparte. La sera prima dell'operazione passava in camera a tranquillizzare e salutare coloro che la mattina dopo erano in lista per essere affidati alle sue mani”.

Era professionale e al personale non faceva mai pesare il suo ruolo. Anzi, collaborava e se c'era da insegnare lo faceva senza  imporsi. Era discreto e riservato. “Con la sua scomparsa – aggiunge un collega - se ne va un medico che nel corso della sua attività aveva aiutato tante persone a riprendere serenamente la propria vita”.