Ciao carboner Pero Sandron

Credo che Pietro sia stato in ugual misura alpino e carbonaio, due passioni della sua vita che lo hanno contraddistinto.
Pietro fino a vent'anni va a “carbonar” con tutta la famiglia sui monti del Trentino.

Dopo il militare nel corpo degli alpini, farà il legnaiolo e il “borer” tagliando su tanti monti il grosso legname per le segherie.
Lavoratore instancabile non è stato fermato neanche alcuni gravi incidenti lavorativi che lo hanno tenuto a letto per molto tempo, anche per mesi.

Sempre attivo, arrivato al pensionamento si risveglia in lui la voglia di riprendere il lavoro della sua gioventù: fare il carbone e con l'amico Dario Scalamazzi da nuovo lustro all'antico mestiere secolare dei carbonai di Bondone.

Poche le persone che dagli anni Ottanta in poi facevano il mestiere dei loro padri a Bondone e scomparsi anche quei pochi, grazie alla passione dei due pensionati Pietro e Dario in località “Plos” vicino a Bondone si è ritornati a sentire l'acre odore del fumo del “Poiat” che cuoceva e trasformava la legna in carbone.
Attività che Pietro ha svolto fino al 2021.

Tanti i passaggi televisivi in sua compagnia che nelle mie presentazioni che lo hanno visto protagonista nello spiegare lo svolgimento della antica arte del carbonaio.
Grande il suo attaccamento alle Penne Nere: Alpino sempre presente in adunate nazionali, sezionali e di paese.

È andato con i Nuvola di Trento ad aiutare dove c'era bisogno del suo aiuto, sempre generosamente e altruisticamente come sanno fare tutti gli alpini.

Uomo dal carattere, schietto e sincero era ben voluto da tutti e non disdegnava una “canta” e un brindisi in compagnia con gli amici alpini.
Molto legato alle tradizioni del suo paese Bondone dedicava il suo aiuto nelle varie manifestazioni di carattere sociale.
Grande devozione anche  per la Protettrice dei carbonai, la “Madonna dal Bambì en bròs”, che seguiva sempre nelle processioni e che in gioventù l'ha onorata portandola a spalle.

Ecco quanto rilasciato dal capogruppo delle penne nere di Bondone, salutando il loro caro Alpino Pietro andato avanti.
Il gruppo Alpini di Bondone ringrazia tutti gli alpini e i gruppi della val del Chiese e della val Rendena e tutti quelli che hanno espresso le loro condoglianze manifestato il loro dolore  per la dipartita del nostro Alpino Pietro Salvotelli.
Voglio ricordare brevemente Pietro con quello che racconta la sua vita:
L'onestà  sempre prima di tutto , il lavoro la sua vita, la famiglia il suo affetto.

Il gruppo Alpini di Bondone si stringe con un caloroso abbraccio attorno alla moglie Maddalena  e ai figli Simonetta Catia e Denis per la perdita del caro papà Pietro, storico alpino del nostro gruppo.

Ciao Pero salutaci tutti lassù e ora che hai raggiunto la vetta più alta veglia sulla tua famiglia e su di noi.

 Anche io salutandoti caro alpino Pietro vado a riprendere alcune parole che l'amico compositore Fausto Fulgoni ha scritto nella sua toccante canzone “Addio all'Alpino, dedicandola a tutti gli alpini andati avanti.
“Addio Alpino...sotto la terra il tuo corpo, la sulla vetta il tuo cuore, e tra le mura di casa la penna nera, e quando vien la sera si alzerà al cielo per te una preghiera...addio Alpino”

Nella scelta delle immagini per questa canzone dedicata agli “Alpini andati avanti” ho preso le più belle che hanno visti gli alpini eroi protagonisti nella grande guerra: l'Adamello e poi foto splendide del Brenta.

I funerali si svolgono a Bondone mercoledì 16 novembre ad ore 14.30.
A dare il saluto in musica all'Alpino Pietro, sarà presente la tromba solista della fanfara Alpina di Pieve di Bono Sergio Amistadi
Sentite condoglianze a tutti i famigliari.
Caro Pero ciao... ades polsa en pas,  te laora a se e trop.   
   
In foto:
 1 Alpino Pietro al monumento al carbonaio
2 Alpini di Bondone foto di gruppo con Pietro
3 Pietro alla chiesetta alpina di Malga Alpo
4 Pietro con gli alpini di Lodrone in Tonolo

Video titolo ADDIO ALL'ALPINO CANTA IL CORO CROZ CORONA
Questo e altri video, con maggior risoluzione, su VallesabbianewsTV

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