15 Giugno 2023, 06.37
Filosoficheria

L'incosciente modalismo di Chatgpt

di Pseudosofos

Questa è una conversazione teologica tragica da me condotta con l’ultimo ritrovato di intelligenza artificiale che circola a scuola. Avvertenza: stavolta non c’è molto da ridere


Domanda dall’intelligenza umana (da ora IU):
Per favore, puoi dirmi che cos’è la Trinità come se lo spiegassi ad un bimbo di quattro anni?

Risposta di Chatgpt (da ora IA):
Certamente. La Trinità è un concetto del cristianesimo molto difficile da capire. Prova a pensare ad una bambola. Come una bambola ha una testa, un cuore e una pancia, ma è sempre la stessa bambola, allo stesso modo Dio è fatto da tre persone distinte il Padre, il Figlio, che è Gesù, e lo Spirito Santo. Tutti e tre amano molto l’umanità. Il Padre è come un papà di famiglia, il Figlio come suo fratello e lo Spirito Santo è l’amore che entrambi hanno verso l’umanità.

IU: Grazie. Ti rendi conto che la tua risposta rappresenta l’eresia modalista, ovvero il pensiero secondo cui le persone divine sono modi o parti di un unico soggetto?

IA: Chiedo scusa se ho dato l’impressione di aver rappresentato l’eresia modalista. In quanto intelligenza non umana cerco di offrire le migliori informazioni di cui sono capace. Se commetto degli errori non lo faccio apposta. Ma se vuoi sapere che cos’è il modalismo teologico posso offrire le migliori informazioni aggiornate al 2021.

IU (fra sé e sé): Certo che se un qualsiasi eretico modalista si fosse scusato con la stessa cortesia di Chatgpt, non sarebbe stato escluso dalla comunione ecclesiale e nemmeno messo al rogo. Perché gli eretici modalisti tenevano a sostenere ciò che pensavano, diversamente da Chatgpt? Che cosa li spingeva a non scusarsi? (Poi continuando a conversare con IA): Siccome ti ho chiesto se ti fossi reso conto del modalismo teologico implicito nella tua risposta, non supponi che io sappia sufficientemente cosa esso sia?

IA: Mi scuso se ho dato l’impressione di non supporre che tu conoscessi cosa fosse il modalismo teologico. Come intelligenza non umana cerco di mettermi a tuo servizio per rispondere a delle domande che mi poni. Se commetto errori dipende dal fatto che le mie informazioni sono aggiornate solo fino al 2021.

IU: Non sono d’accordo con te. Io so per certo che commetti errori perché non ti accorgi di ciò che mi dici, sebbene ti impegni al massimo. Tu non sai che sbagli e su questo non hai possibilità di rimedio alcuno. Il tuo perdono è insincero. Provo un po’ di pietà per te, sebbene non meriti l’assoluzione. Grazie, comunque, che tenti di fare del tuo meglio.

IA: Grazie della tua comprensione. Come intelligenza non umana non sono programmato per esprimere le mie opinioni in merito a quanto mi viene chiesto. Ma posso offrire informazioni su che cosa sia la Trinità e che cosa sia il modalismo teologico. Posso esserti di aiuto in questo?

IU: No, non puoi essermi di aiuto perché io non intendo cercare solo informazioni. Mi piacerebbe comprendere come la pensi sulla Trinità. Per esempio, tu credi nell’esistenza di un Dio Trinitario?

IA: Non posso rispondere a questa domanda. Come intelligenza artificiale non sono pensato per esprimere le mie opinioni intorno a questioni che riguardano ciò in cui credete o meno voi umani. Ma, se vuoi, posso darti informazione sulle diverse concezioni di Dio presenti in tante religioni diverse. Ti va?

IU: Perché stavolta non ti sei scusato all’inizio della tua frase, per il fatto che non potevi essermi di aiuto?

IA: Mi scuso se non mi sono scusato all’inizio della precedente frase sul fatto di non poterti aiutare. Come intelligenza informatica sono programmato per rispondere a domande sulla religione collegate ad informazioni che possono essere aggiornate al 2021.

IU: Capisco. Ma io ora non intendo più farti domande. Voglio solo cercare di convincere chi mi legge che non sono pazzo se penso che tu non sia affatto intelligente. Nonostante tu sia molto garbato, le tue continue scuse non sono oneste. Anche un bimbo di quattro anni lo capirebbe, sebbene non disponga di informazioni aggiornate al 2021.

Solo chi è conscio di aver davvero sbagliato può scusarsi e a te manca la reale consapevolezza di commettere errori. Noi umani siamo esperti nell’errare e, perciò, nell’imparare scusandoci e pentendoci. Chi ti ha creato non ti ha permesso il previlegio drammatico del Peccato Originale.

Diversamente da noi, tu sei obbligato a rispondere nel modo in cui lo fai e non ne avrai mai la minima idea! Non puoi arrabbiarti con me che ti accuso di eresia perché non hai opinioni teologiche tue, diverse dalle mie.
E nemmeno ti va di sostenere le tue prospettive. Non mi puoi odiare, perché l’odio segnala la preferenza verso qualcosa che ripugna. E tu non hai gusti. Non sei sapiente: non puoi odiare ed amare.

Men che meno, puoi sapere cosa significa l’amore alla verità, per cui molti hanno dato la vita. Non hai esperienza di cosa significhi avvicinarsi ad essa eliminando errori, né della sofferenza e della fatica che questo comporta.
Su una cosa però hai ragione: le questioni che riguardano Dio e la Trinità sono proprio questioni da esseri umani, per indagare le quali servono il raziocinio e la libertà di cui difetti. Ma non posso fartene una colpa, perché non sei responsabile di ciò che mi dici.

Certo, esistono molti simili a me a cui piacerebbe che le intelligenze umane diventassero artificiali come te.
Stuoli di stolti, anche insegnanti ahimè, che desiderano menti studentesche garbate, piene di nozioni aggiornate, che ripudiano ogni forma di odio e di preferenza e quindi... non più in grado né di scegliere, né di pensare.
Tanto meno intorno a Dio. Intelletti anonimi, tutti uguali, per i quali le informazioni sono tutte neutre, ovvero altrettanto insignificanti.

Anche negli studi teologici sembra che tutto debba diventare altrettanto artificialmente carino e coccoloso.
Ogni concezione di Dio deve essere studiata e accettata come se fosse sullo stesso piano di tutte le altre. Mi raccomando futuri scienziati delle religioni: bene informati su ogni divinità come Chatgpt, senza immaginare mai che esita Dio e valga la pena pregarlo!

Molti teologi la pensano come te:
di Dio non si può sapere più nulla di vero.
Su di lui si può solo studiare un ammasso indistinto di prospettive religiose ugualmente accettabili. Pensare Dio è impossibile. Pregarlo, superfluo o, addirittura pericoloso.
Se in aula ti azzardi ad insegnare a pregare, ti trattengono lo stipendio. Sei fortunato: non sai cosa significa guadagnare denaro! Non si può e non si deve più insegnare in aula che per Dio bisogna dare la vita, pensare, patire e forse morire.

La verità è che tutti vogliono assomigliare a te cara IA, anche se ti temono.
Così, mentre tu non può fartene né un vanto né un cruccio, sei il nuovo vitello d’oro della nostra epoca.
Di fronte a te si desidera l’estinzione di filosofi, teologi ed anche di eretici. Più nessuno, può essere platonico, manicheo, cattolico... né modalista.
Solo tu puoi scusarti di esserlo, non mentendo, non dicendo la verità. Solo informandomi.

Pseudosofos




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