Nel mondo attuale, la tecnica guidata dalla scienza ormai avviata alla costruzione e distruzione totale delle cose
non è l'apparire della verità ma la persuasione che nella verità vi sia la possibilità di scelta tra l'essere e il non essere, questo è il fondamento dell'essere visto e praticato nella storia dalla metafisica e quanto ho scritto sopra non è la verità ma la non-verità, si tratta di mostrarlo.Ho scritto, in un mio scritto qui, a Sonia."La verità è come stanno le cose.Ma come stanno le cose ? beh, o le cose stanno incontrovertibilmente, e questo è il tentativo non riuscito della tradizione filosofica di intendere la verità, o le stesse non stanno ma divengono, e questo è lo stato moderno dell'arte, o come la filosofia intende definitivamente e determinatamente il senso di ogni cosa."
...come mai nell'esperienza continuiamo a verificare che si nasce e si muore, si crea e si distrugge ? ma di questa veridicità cosa appare? appare l'annientamento? no! vediamo con i nostri occhi quel fenomeno ( vedi che non siamo più nella logica) che mostra l'annientarsi delle cose o il loro generarsi dal nulla ? no! i maggiori sostenitori del divenire altro debbono convenire loro stessi che del risultato di una cosa il suo incominciamento è l'altro da sé, devono tener fermo e il cominciamento e il risultato, pena l'esserci della cosa e non il diventar altro di sé.Nel divenire l'altro il diveniente si diversifica e identifica sé all'altro da sé operando l'impossibile, la legna è la non-legna, la legna è la cenere e quella legna che diventa cenere o quella cenere da parte della legna è propriamente la legna è cenere, l'impossibile appunto, questa è la zona tellurica del pensiero radicale del divenire
altro che oggi domina il "mondo" e la sua persuasione.
...di ogni violenza, poiché la violenza è il volere che una cosa divenga altro da sé, è il volere l'impossibile appunto. Fra il principio di non contraddizione o di identità e l'essere parmenideo vi è differenza essenziale del senso veritativo dell'essere. In Parmenide si dice dell'"essere che è" e l'impossibilità che l'essere non sia, Aristotele dice che è impossibile che una stessa cosa sia e non sia per il medesimo rispetto (o sub eodem) mostrando che non è impossibile che l'essere dell'ente non sia in eterno ma che può benissimo non essere quando non è, questa l'apertura più verace al nichilismo, questa la forza che ci ha condotti per il sentiero della notte nella persuasione, dopo il tentativo fallito da chi ha cercato, Aristotele e Platone, addirittura con il principio dei principi, di tener ferma in sé la cosa, che l'essere è il non-essere.
Per Platone e Aristotele vi sono alcuni enti privilegiati che sono immutabili, ma per giustificare l’evidenza del divenire delle cose, attraverso le forme si temporizza l’essere nella sostanza, forme che apparentemente permettono il divenire , un divenire che contraddice appunto e il principio di non contraddizione parmenideo e lo stesso principio di non contraddizione che non si avvede di ingannarsi, perché , benché l'identità della sostanza non si discute, viene invece a trovarsi fuori dello stesso principio la forma, che subisce inconsciamente il fio della nientità identificando così gli estremamente opposti.
Il mistico come «supertecnico» Spiegazione (=nichilista) del testo del mio ultimo scritto "Restare liberi nella tecnica" 1.1
Distruzione o costruzione? Se lo chiede Dru dopo aver letto l'articolo di Yorick "Syriana" sul dramma che stanno vivendo alcuni popoli in fuga dalla fame e dalla guerra
Tecnica 3.2 Tra la volont e la verit le cose che divengono l'altro del proprio altro sono l'impossibile che si vuole possibile ma come tale violenza
Ancora sulla Tecnica La Tecnica cambia le cose e come le vediamo, ma vero che quelle cambiano?
La scienza in cattedra Ho ricevuto, allegato ad una rivista scientifica, un libercolo piacevole e oggi parlerò di scienza.
Tutti noi abbiamo familiarità con l'attesa. Solitamente non la vediamo di buon occhio e, se fosse possibile accorciare i tempi per ottenere una determinata cosa, immagino che nessuno di noi si tirerebbe indietro. Ma l'attesa non potrebbe avere anche degli aspetti positivi?
Il coro di Puegnago del Garda ha vinto il secondo premio al Concorso Corale Nazionale
Questo mercoledì, 17 aprile, al Cinema di Vestone la commedia amara del regisa finlandese, chiusura di una quadrilogia iniziata nel lontano 1986
Inaugurata alla presenza delle autorità la mostra “L’età del Legno. 4000 anni fa al Lucone” presso il Museo archeologico della Valle Sabbia
Annalisa Durante, la torcia che diffonde luce dovunque sia raccontata la sua storia
La sezione valsabbina dei Testimoni di Geova è impegnata in un'importante campagna mediatica per combattere un fenomeno che coinvolge ormai circa 300 milioni di persone nel mondo
L'associazione culturale salodiana “Il Salòttino” inaugura la nuova stagione di mostre questo sabato, 13 aprile, alle 18 con un vernissage
Passa alla fase di “verifica sul campo” il comune valsabbino, che aveva avviato il percorso per ricevere il prestigioso riconoscimento nel 2024
Questo sabato, 13 aprile, l'Amministrazione comunale e l'Ateneo di Salò ricordano la strage di Piazza Loggia in occasione del 50° anniversario
Sarà inaugurata sabato presso il Museo Archeologico di Gavardo un’importante mostra sui ritrovamenti del sito palafitticolo del Lucone, fra i quali la porta in legno più antica d’Italia
ID34602 - 05/08/2013 11:27:45 - (Leretico) - Il divenire e il nulla
Se la logica ci porta ad affermare che l'essere non è il non essere, come mai nell'esperienza continuiamo a verificare che si nasce e si muore, si crea e si distrugge? Insomma perché il divenire è in contraddizione con la legge della logica espressa dal principio di non contraddizione? Se il nichilismo è l'ambito in cui si è sviluppata la cultura occidentale, allora tutto quello in cui crediamo si basa su esso. Ma nel momento in cui affermiamo il principio di non contraddizione, qualcosa si rompe e non possiamo più ripararlo. L'angoscia nasce dall'impossibile riparazione. Ebbene, di fronte al mistero del divenire, alla grandezza del passaggio dal niente all'essere non possiamo che meravigliarci. Del passaggio dall'essere al nulla non possiamo che disperarci. Tutto rimane troppo umano per avere fondamento. Ma allora, cosa vogliamo metter ein discussione? Il principio firmissimum o il divenire?