22 Maggio 2013, 07.33
Terza pagina

La filosofia e il suo fondamento

di Dru

Ci che assolutamente scontato invece per la filosofia ci che messo in discussione. Filosofare altro dal sostenere una tesi, una fede, un'ideologia...


Noi possiamo interessarci di cose filosofiche, studiare filosofia, ma questo nostro interessamento ci lascia al di fuori della filosofia se noi ci accostiamo ad essa "avendo già ben chiaro ciò in cui credere": questo modo di far filosofia è il modo inautentico, perché far filosofia è il mettere in questione ogni credenza, ogni fede.

Se uno crede nella democrazia e vuol fare filosofia senza mettere in discussione la democrazia o senza mettere in discussione il cristianesimo, o la morale, o l'immoralismo, il totalitarismo, l'anticristianesimo, quindi et, et, ecco questo accostarsi alla filosofia su fondamento di una fede, che può essere più semplice nella fede in Cristo o nell'anticristo ma può essere la fede nel mondo in cui ci troviamo a vivere, nel nostro ambiente famigliare, nel per lo più in cui ci troviamo, allora questo è si un seguire il discorso filosofico o un frequentare un corso di filosofia, un diventare un professore di filosofia, ma questo non è filosofare.

Per chiarire potremmo girare la questione con questo tipo di considerazioni: perché non si deve negare ciò che si lascia negare... Che intorno a noi ci sia un prossimo, che ci siano leggi che ci impongono qualcosa da un punto di vista della società, ecco se tutto questo si lascia negare perché non negarlo.

Ora un esempio di negazione è appunto questo, la leggenda del buon samaritano, ma perché invece di adottare l'atteggiamento del buon samaritano che soccorre l'infelice, non si può adottare l'atteggiamento della violenza che invece elimina i deboli per il vantaggio di chi è meno debole, perché si devono  seguire le leggi morali.

Ora, che tutti noi si viva seguendo di fatto certe prescrizioni, certe norme, è indubbio perché vivremmo pericolosamente se non facessimo questo, però cosa impone di vivere comodamente e non pericolosamente... Invece di assumere l'atteggiamento del buon samaritano perché non negare che sia prossimo colui che invece  il buon samaritano aiutando qualifica come prossimo.

 Certo la nostra educazione, il modo in cui siamo collocati socialmente ci impongono determinati tipi di condotta, ma da capo cosa è che da ultimo ci costringe a farlo, e che cosa strana è questa capacità del pensiero che riesce a sollevarsi dalle leggi che noi seguiamo ed ad interrogarne il fondamento, che cosa strana e desueta e differente dal modo in cui per lo più l'uomo vive questa capacità del pensiero di dire no a tutto, perché non negare tutto.

Già la negazione ė un far diventar altro, tu sei li, e al mio senso comune ti presenti come un esser  uomo, però questo pensiero dice..mah, tu mi ostacoli e tu non sei  un soggetto di diritti, io ti elimino, ti posso eliminare rendendoti  inoffensivo, rendendoti impotente, uccidendoti, ma se tu ti lasci eliminare perché non eliminarti se eliminarti si presenta come un vantaggio a chi ti elimina..,

..perché la morale.

E la negazione, si, è un far diventar altro ciò che da  prima si presenta, come nell'esempio che stiamo facendo, l'esser uomo, ma la negazione presenta anche forme più radicali: il distruggere. Il distruggerti è un assumere,  nell'ipotesi che da prima ti consideri come un esser uomo, il tuo esser diventato non uomo, perché nego qui l'uomo soggetto di diritti, degno del mio rispetto, la dignità dell'uomo... Il distruggerti qui vuol dire.., dopo averti fatto passare al tuo esser altro, tu che da prima ti presenti come uomo, come persona, come soggetto, dopo averti fatto passare in altro, come non esser  uomo, ecco che ti faccio passare ulteriormente in altro, e cioè  ti distruggo, ti elimino..

Questo io che distrugge corrisponde ad un soggetto, uno stato , un gruppo sociale, che parla così può essere il nazionalsocialismo, può essere l'occidente rispetto ai paesi colonizzati dall'occidente, può essere una certa forma di bigottismo della democrazia che vuole imporre la democrazia anche là dove la democrazia non c'é.


Perché rispettare le forze antagoniste, il distruggerle è appunto un farle diventar altro.

E qui si potrebbe dire, certo, c'è l'odio che fa diventare altro, c'è la violenza che fa diventar altro, ma c'è anche l'amore, l'amore fa diventare altro.

Se ci riferiamo alle grandi formulazioni dell'amore come quella cristiana allora il Dio cristiano crea il mondo per amore, fa diventar "essere" il "nulla", allora si può obiettare che c'è, si,  il far diventar altro dell'odio, ma ci sono anche quelle forme "positive" del far diventar altro che  è dell'amore: l'edificazione, l'edificare, e la parola edificare ha un significato morale che viene desunto innanzitutto dal fatto architettonico, edes-facere, costruire case, l'edificazione morale è un costruir una forma di case.

Da capo, questa voce che impone di amare e che si differenzia dall'odio e dalla negatività, ma perché se si lascia togliere di mezzo, perché non può essere tolta di mezzo.

Lo scopo di queste mie considerazioni  è che non si creda che il far  filosofia sia come far qualsiasi  altra cosa, e che non si creda che si possa andare incontro alla filosofia avendo già risolto i problemi principali che ci stanno a cuore, questa è una filosofia dipinta: le cose fondamentali secondo cui regoliamo la nostra vita, si quelle stanno così, guai a metterle in discussione..,

..ma questa zona protetta dal no del filosofare è una zona che non sa indicare l'esclusione di questo no.

Perché  escludere questo no.

Queste  poche parole intorno alla filosofia  danno qualche indicazione del fondamento o del radicale ( da radice), dove solo la filosofia va per indagare e per trasformare il mondo in cui viviamo.

Dru


Commenti:
ID32230 - 22/05/2013 08:21:24 - (Leretico) - La ricerca e la discussione del fondamentto

Sono d'accordo che la filosofia non è una ricerca di conferme delle verità che preventivamente ci si è costituiti. Ed è quindi un porsi le domande fondamentali senza "pregiudizi", se così li vogliamo chiamare. Anche l'etica ha i suoi fondamenti, così come ne ha la morale, ed è giusto discuterne i fondamenti. Mi sembra però che nel tuo articolo tu ponga già alcune basi per capirne l'orientamento, nonostante tu dica che se tale fondamento è negabile allora perché non negarlo? L'orientamento, che anche tu presupponi, è la possibilità di avere un ordine razionale del vivere che renda più sicura la sopravvivenza. La morale quindi è, anche nel tuo discorso, uno strumento funzionale alla società per garantirne la continuità. Ma, per la premessa che ho indicato, questa funzionalità può e deve essere messa in discussione, come credo che avvenga da due millenni e

ID32237 - 22/05/2013 15:01:23 - (sonia.c) - lei si chiede ..

perchè non può essere tolto di mezzo l'amore?(fora dai ball)?le farò un esempio..conosco una persona molto asociale..non posso definirla nè buona ,nè cattiva. evita gli altri ,molto probabilmente ,per non dover sottostare ad una basilare e minima forma "scambio"umana-sociale . arriva al punto di ignorare i conoscenti,per non dover incorrere nella disgrazia di "doverli " salutare..mi hanno riferito però,che si è lamentata della poca sensibilità di alcuni parenti ,verso il suo futuro.dove voglio arrivare? che l'amore può far comodo negarlo agli altri (come la libertà l'uguaglianza,la giustizia)ma stranamente è la prima cosa a cui pensiamo di avere diritto mentre la neghiamo al prossimo.c'entra con il suo discorso? non lo sò! e non me me ne frega una cippa..

ID32249 - 23/05/2013 08:26:09 - (Dru) - proprio così, Leretico o se ti piace di più: sembra così

se le radici sono così profonde e noi abbiamo scavato che in superficie, tocca scavare ancora e ancora, e che non si creda per questo che non stiamo sporcandoci le mani con la terra della verità, ma alle radici così profonde ci si giunge solo in un modo... "scavando". Certo, chi è sulla superficie si disinteressa delle radici della pianta.., la pianta è lì.., sta in piedi ( la pianta è anche la morale).Ma davvero noi crediamo di poter prescindere dallo scavo? Ecco questo porsi dell'uomo fa della Scienza la figlia della Filosofia , questa ricerca spasmodica delle radici.Sopra ci sono gli spettatori, coloro che vivono nelle loro convinzioni e opinioni, beati ebeti che inebetiti guardano alla pianta e ti dicono.. ma cosa fai tutto sporco di terra, non vedi la pianta ? dove vai poi a cercare.. e intanto stanno osservando la pianta della vita.

ID32252 - 23/05/2013 08:40:01 - (Dru) - a Sonia

no io non me lo chiedo io so che l'amore, con il senso che oggi ha, è l'amore che tramonta, come l'odio, radici appunto della stessa pianta.Come scrissi già qui :Se la violenza è la volontà che vuole l'impossibile, e se la volontà è essenzialmente un volere che qualcosa divenga altro da sé, allora - poiché il diventare altro da sé è qualcosa di impossibile (giacché l'impossibile è innanzitutto l'essere altro da sé) - la volontà è, in quanto tale, il volere l'impossibile, e cioè la volontà è, in quanto tale, violenza. La devastazione dell'uomo e della terra è la forma visibile della violenza; la carità, l'amore, la tolleranza sono forme nascoste della violenza."

ID32253 - 23/05/2013 08:45:13 - (Dru) - Sonia l'ebete

dunque io sono quello che scava e lei quella che mi sta dicendo cosa ci faccio con tutta quella terra fra le unghie, ecco quel io so del tramonto dell'amore e del suo senso attuale è quella terra nelle mie unghie. Ma non si creda che con il senso attuale che tramnota l'amore tramonti, no! niente di più lontano dalla verità. Tramonta il senso violento dell'amore. La sua storia è filosofia, cara Sonia, è che forse non se ne rende conto, vede la pianta della vita ( il suo racconto), ma non le sue radici.

ID32267 - 23/05/2013 16:31:39 - (Dru) - per ebete Sonia la scienziata

io intendo che agisce senza senso e guardi che agiscono senza senso gli ebeti che sono oggi i migliori scienziati, "l'agire senza senso" è proprio della scienza ipotetica deduttiva, quindi le ho dato della scienziata... solitamente non voglio spiegare lo spiegato ma con lei faccio uno strappo perché conosco a fondo la sua profonda sensibilità e non vorrei che lei confondesse il mio termine di ebete e il suo senso filosofico, dall'ebete che la gente comune adopera come insulto, se essere uno scienziato significa un insulto allora ebete è un insulto, altrimenti dell'ebete il suo significato filosofico è la verità e lei e gli scienziati non differite che in alcuni aspetti della forma ma non certo nella sostanza.

ID32287 - 24/05/2013 08:31:20 - (sonia.c) - infatti non le ho risposto perchè non mi sono offesa..

e poi non è nella mia natura offendermi ."ebete" vuol dire sciocco..e io me lo ripeto mille volte al giorno da sola.sopratutto quando discuto con lei. e non scarto niente,mi rifaccio alla filosofia orientale che mostra che ci aiuta ad accettare ( e perchè9 nò?) a comprendere il tutto..solo se conosciaqmo il buio possiamo apprezzare la luce no? tutto ha una sua funzione a questo mondo..anche il male. l'unica cosa che possono fare gli umani è,governare queste due potenze e governarsi.

ID32290 - 24/05/2013 08:47:36 - (sonia.c) - la violenza è infinità..

si annida dappertutto ..anche nel bene! la violenza è ad esempio nella potenza del denaro ( dio denaro addirittura!) perchè il denaro scatena deliri di onnipotenza ..anche nel piccolo1 basta un pò di benessere per "dimenticarsi" del passato (ad esempio) non è solo sensibilità personale1 il denaro mette tiene a "distanza" anche fisicamente. mi viene in mente formigoni che abituato al tutto subito, è andato in escandescenze per un aereo saltato! forse sono andata fuori tema,ma è tutto li! rimanere umani è un allenamento ,una disciplina dell'anima che conviene al mondo .il bene conviene mi creda! la vita ci insegna che le scorciatoie il male è una scorciatoia comoda ) non convengono mai.

Aggiungi commento:

Vedi anche
19/02/2014 07:27

La filosofia nasce grande con Anassimandro 1.2 Ma se la cura della verità è un rivolgersi al tutto allora la tesi di Aristotele  secondo cui la filosofia all'inizio è semplicemente una fisica non va accettata

01/03/2014 10:07

La filosofia nasce grande con Anassimandro 1.4 Si tratta ora di comprendere che il significato del dolore e dell'angoscia, al quale si riferisce il pensiero filosofico, è essenzialmente connesso al modo in cui la filosofia, sin dall'inizio, pensa  l'"essere" , il "nulla", il "divenire"

05/06/2016 07:19

Sul relativismo di facciata Il nostro tempo, il temo moderno, vive una reviviscente epoca del mito, dopo la filosofia

11/03/2014 07:08

La filosofia nasce grande con Anassimandro 1.5 E tuttavia le cose del mondo nascono e muoiono

08/12/2014 11:30

Essere altro da sé significa essere nulla 1.1 A differenza della scienza che presuppone l’esistenza di un mondo, la filosofia lo mette in continua discussione.




Altre da Terza Pagina
24/04/2024

25 Aprile, la Festa della Liberazione in Valle Sabbia

Le cerimonie di commemorazione e i momenti di festa per il 79° Anniversario della Liberazione nei comuni valsabbini e limitrofi

22/04/2024

Il Giappone arriva a Gardone Riviera

Accompagnata, tra gli altri, da Nicola Bianco Speroni del Rotary Club valsabbino, la signora Kobayashi, moglie del Console Generale del Giappone, ha visitato i giardini della Fondazione Heller

22/04/2024

Gino Bartali, l'eroe silenzioso

Per la rassegna “Altri Sguardi” questo mercoledì, 24 aprile, Federica Molteni in scena nello spettacolo dedicato al ciclista italiano che salvò centinaia di ebrei durante la Seconda Guerra Mondiale

20/04/2024

L'Unione ristoranti del buon ricordo festeggia i 60 anni

Al sodalizio sono stati legati, nel corso degli anni, ristoranti valsabbini e gardesani che donavano ai commensali degli speciali piatti in ceramica decorati, ora oggetto di collezione

19/04/2024

L'attesa

Tutti noi abbiamo familiarità con l'attesa. Solitamente non la vediamo di buon occhio e, se fosse possibile accorciare i tempi per ottenere una determinata cosa, immagino che nessuno di noi si tirerebbe indietro. Ma l'attesa non potrebbe avere anche degli aspetti positivi?

17/04/2024

I Carminis Cantores sul podio al Concorso Città di Chiari

Il coro di Puegnago del Garda ha vinto il secondo premio al Concorso Corale Nazionale

15/04/2024

«Foglie al vento», Kaurismaki chiude la quadrilogia sul lavoro

Questo mercoledì, 17 aprile, al Cinema di Vestone la commedia amara del regisa finlandese, chiusura di una quadrilogia iniziata nel lontano 1986

14/04/2024

Gli attrezzi in legno di 4000 anni fa

Inaugurata alla presenza delle autorità la mostra “L’età del Legno. 4000 anni fa al Lucone” presso il Museo archeologico della Valle Sabbia

13/04/2024

La luce di Annalisa Durante

Annalisa Durante, la torcia che diffonde luce dovunque sia raccontata la sua storia

12/04/2024

Testimoni di Geova, la campagna contro le tossicodipendenze

La sezione valsabbina dei Testimoni di Geova è impegnata in un'importante campagna mediatica per combattere un fenomeno che coinvolge ormai circa 300 milioni di persone nel mondo