07 Agosto 2013, 07.34
Fragmenta 3

Florilanda

di LoStraniero

«Tra le torri di avvistamento del Salento corre la leggenda di Florilanda». Pubblichiamo volentieri questi versi de LoStraniero

 
Florilanda

O Florilanda, carezza del vento
sei caduta di schianto
sulla terra riarsa.

Il tuo viso riverso
fra trame di sassi
giace acceso
fra tracce di lacrime sparse
muore acceso
fra tragici versi
di antichi ricordi

E il vento che fischia
sopra i picchi dei sassi
ti disperde nell’aria
tra la sabbia in tormenta

Mia dolce Florilanda
che corri nel vento

LoStraniero
 


Commenti:
ID34713 - 07/08/2013 20:36:04 - (sonia.c) - sono andata a vedere la leggenda di florilanda..

è meglio amare e perdere che non amare mai..assolutamente si! ciao e baci allostraniero..( ho notato che,ci sono sempre addii e rimpianti nei tuoi scritti...ma tanto amore..ribaci)

ID34722 - 08/08/2013 10:29:31 - (LoStraniero) - Ciao sonia

Quella di Florilanda è una storia d'amore e di morte e di conseguenza è la storia della vita. I rimpianti riguardano scelte sbagliate derivanti dalla crescente incertezza che caratterizza i nostri tempi. L'imprevedibile non è prevedibile e perciò sbagliare è inevitabile. Allora che cosa ci resta? Un po' di poesia che è nascosta nei segreti ripostigli del cuore di tutti gli uomini, va scovata e portata in superficie perché ci possa ogni tanto confortare delle nostre condizioni. Cara sonia, noi siamo tutto e siamo nulla e perciò, in sostanza, non sappiamo cosa siamo. Baci a te.

ID34723 - 08/08/2013 11:45:34 - (sonia.c) - caro lostraniero grazie..

ho trovato un aforisma sui poeti che ,per mè,ti "calza"..Il poeta è ben più un evocatore di sentimenti e d'immagini che un arrangiatore di rime e di parole....bè! tu sei bravo in tutte e due! ciaociao

ID34726 - 08/08/2013 11:57:19 - (sonia.c) - e anche questo ..

nessuno fu mai un gran poeta che non fosse nello stesso tempo un profondo filosofo..riciao..

ID34727 - 08/08/2013 12:02:24 - (sonia.c) - be però questa ..

il poeta è non solo colui che sa comunicare profonde emozioni, ma anche chi è in grado di riceverle..ribaci

ID34754 - 08/08/2013 19:40:35 - (Dru) - Caro Lostraniero

È vero, l'imprevedibile non è prevedibile e il prevedibile non è imprevedibile ma ancora di più l'imprevedibile nella verità è previsto e eterno come il prevedibile e perciò anche fare le cose giuste è inevitabile. Tutto questo non le fa intuire la verità di ogni cosa ? Che siamo tutto (siamo fra tutte le determinazioni) è testimoniato, che siamo nulla è contraddittorio, il nulla è ciò che più lontano è dall'essere, tale che l'essere lo rifiuta e dire che siamo nulla equivale a non dire nulla e dell'essere è del nulla come delle loro determinazioni, come dire che il bianco è il nero.

ID34767 - 09/08/2013 07:58:34 - (LoStraniero) - Ciao Dru

Vedo che ti diletti sempre con i paradossi e le contraddizioni. Bisognerebbe che io ti illustrassi Godel, ma è troppo complesso e non posso farlo in questa sede. Allora qui mi limiterò a citare un pensiero di Pascal. “Noi navighiamo in un vasto mare, sempre incerti e instabili, sballottati da un capo all’altro. Qualunque scoglio, a cui pensiamo di attaccarci e restar saldi, vien meno e ci abbandona e, se l’inseguiamo, sguscia alla nostra presa, ci scivola di mano e fugge in una fuga eterna. Per noi nulla si ferma… che cos’è l’uomo nella natura? Un nulla in confronto all’infinito, un tutto in confronto al nulla, un qualcosa di mezzo fra nulla e tutto”. (Blaise Pascal, Pensieri, 72). Pascal non era un fesso.

ID34769 - 09/08/2013 08:53:36 - (Dru) - Caro Lostraniero

Pascal era influenzato dalla metafisica a lui coerente e pensare che per noi nulla si ferma significa in lui pensare che tutto va nel nulla, da qui al passo che tutto è nulla, ti invito a sforzarti per comprenderlo, è istantaneo. Ma è davvero così ? cioè davvero possiamo pensare che una cosa sia altro da sé ? noi mortali non lo crediamo, il mortale in sé crede che le cose non possano essere altro da sé e quindi che una mela sia pera o il tutto sia nulla, ogni cosa vien tenuta ferma nel proprio significato e determinato dal suo essere quella cosa lì e non altro, ma ogni cosa appunto diviene altro, questo divenire altro è manifesto, il divenire delle cose ci appare come il loro uscire dal proprio essere per andare ad occuparne un'altro, i metafisici su questa materia e sua aporia si sono interrogati per millenni , ti invito a questo punto a studiare Emanuele Severino, ti sarà d'aiuto per una profonda

ID34770 - 09/08/2013 08:54:48 - (Dru) -

comprensione delle parole di Pascal.

ID34771 - 09/08/2013 09:01:25 - (Dru) - Per ciò che concerne Goedel

Sono convinto che anche lui abbia cercato una via, ha addirittura maneggiato Dio fondandone la ragione attraverso una prova ontologica, ma Goedel rimane nell'insieme di quelli che credono ai sistemi assiomatici come fonte ultima e ultimativa di ogni piano di ragionamento e che questi, è dimostrato da lui, sono tra loro coerenti fino a quando non si produca una contraddizione che è sempre possibile. Semplicemente Goedel non esce dal linguaggio matematico e sua astrattezza, poi gli risulta impossibile nell'incoerenza esser coerente.

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