18 Settembre 2016, 07.01
Terza pagina

Cosa significa poesia

di Dru

La poesia è l'immagine più aderente al mondo che attraverso quella si manifesta

 
Come nell'arte è per l'immagine, la poesia intende dare alle sue parole il senso ultimo di ciò che quelle indicano, dove il nostro percepirlo si manifesta in quell'unione di senso.
 
Poiesis significa produzione, la produzione di immagini, nella poesia che le incomincia potentissimamente e immediatamente nelle parole, rimanda al significato che alle stesse diamo fin da quando le abitiamo e di esse ne facciamo uso.
 
Le parole sono piene di senso e durante la vita questo senso si moltiplica, per ognuno di noi, e come le case che abitiamo, si fanno più ricche e piene di ogni suppellettile e le ristrutturiamo e le demoliamo per ricostruirne di nuove.
 
Questo processo è l'intimo senso di tutto ciò che per noi ha significato, in questo processo ho intenzionalmente paragonato le parole alle nostre case perché, a parte l'intenzione che va ulteriormente analizzata, questo è il loro significato.
 
A questo significato, a questo essere, noi ci disponiamo nelle parole che adoperiamo.
 
Un bambino cresce, e abita il mondo che gli prepariamo, la cultura e il tessuto sociale che significa questo, che è ciò che più convintamente crediamo essere, si fonda sul significato di mondo, di quelle parole costruite per rappresentarlo. 
 
Prima di tutto, innanzitutto, appare il mondo.
 
Il mondo era mito e le parole che lo indicavano, le parole che lo contenevano, erano le parole per il mito e in questo si consumavano e combattevano l'un'altra per farsi e rifarsi intorno il significato di mito, 
 
Poi è la logica di queste parole, il mondo appare e le parole vengono e vanno in questo mondo apparente.
 
Il mondo resta nell'apparire di parole che vengono e vanno, è il tempo della ragione delle parole o logos.
 
Tra il mito e la ragione (o filosofia) appare un mondo, ma mentre il mito si fa incommensurabilmente diverso, nella parola del mondo, dal mondo che rappresenta, si che il mondo nella parola determina l'agire della parola stessa, la ragione comprende il mondo che appare nella parola che deve aver con essa qualche intima relazione e quindi la parola non è in filosofia trattata come strumento del mondo, ma si fa suo artefice o quantomeno termine di paragone.
 
Ma e in filosofia e nel mito la parola si consuma e va quindi continuamente prodotta e se per il mito si consuma come strumento mentre in filosofia si consuma perché è il mondo a consumarsi, ciò che risulta è il suo consumo, la poesia appunto del mondo o produzione della sua immagine che va continuamente consumandosi.
 


Commenti:
ID68283 - 18/09/2016 08:13:44 - (Dru) -

Il mondo della poesia.

ID68289 - 18/09/2016 12:29:31 - (Leretico) - La poesia non è solo questo

la poesia porta con sé anche il sentire, il sapere, che esiste un accesso ad una parte profonda di sé che non appare. Non appare perché non è parte della coscienza, eppure viene evocata dalle parole che nella coscienza hanno un senso. Intendo dire che la poesia, produzione, fa risuonare l'eco di un mondo che non ha parole per esprimersi, eppure in esse trova luogo e essere. E non è significante perché ha un significato, ma perché è in relazione con quel profondo, con quell'essenza vitale che tutti abbiamo. Intimamente sentiamo che siamo in connessione con quella parte di noi, sentiamo quel legame nelle parole, ma ciò a cui si riferiscono non è nel loro significato singolo ma in qualcosa che sta oltre. Certo cercare di dare significato a ciò che nelle premesse si dice che non ne ha è una contraddizione, ma tale è la poiesis, meglio detta poesia.

ID68290 - 18/09/2016 12:45:32 - (lorenz) - lorenz

Leonardo da vinci diceva: la poesia è una pittura che si sente e non si vede e la pittura è una poesia che si vede e non si sente

ID68292 - 18/09/2016 13:36:04 - (Dru) - Vediamo

"La po e si non è solo questo" appunto essendo costruzione ne non può permettersi di essere (solo questo), in quanto per costruire l'essere, esso nonndev essere solo questo.

ID68293 - 18/09/2016 13:38:10 - (Dru) -

"Una parte profonda di sé che non appare" appunto essendo costruzione non basta il materiale costruttivo perché il risultato sia.

ID68294 - 18/09/2016 13:47:47 - (Dru) - La volontà poetica che deriva dalla volontà ontologica

"Non appare perché non è parte della coscienza". Qui si biforca il senso di coscienza e si produce in esso un regressus: se ciò che è parte oltre la coscienza e che il discorso dice che non appare così appare nel discorso, allora quella coscienza che qui appare come parte non è la vera coscienza, in quanto oggetto opponentesi all'ogseppu non coscienziale che come altro appare, seppur nel modo della contradizione non apparente.

ID68295 - 18/09/2016 13:48:56 - (Dru) -

Ogseppu è oggetto

ID68296 - 18/09/2016 13:50:38 - (Dru) - Allora

La coscienza comprende le due parti che sono in apparente conflitto. Lo sono per volontà.

ID68297 - 18/09/2016 14:50:46 - (Dru) - In quanto

Nonna vero ciò che appare oltre la coscienza, perché oltre la coscienza iva coscienza o non è niente.

ID68298 - 18/09/2016 14:52:09 - (Dru) -

Nonna è non è

ID68299 - 18/09/2016 15:03:05 - (Dru) -

Ecco che la poesia è questo tentativo irrazionale di produzione a volte del razionale, se il razionale è l'ordine logico delle parole che la compongono e che ci compongono e allora le parole son per Dio e gli ordini che il Dio ha espresso nelle sue leggi o parole e per altro dell'irrazionale, quando l'irrazionale è la demolizione di questo Dio e delle sue leggi e in questo tentativo ognuno si riconosce e combatte l'altro nella poesia ma non la riconosce la poesia e allora come Leretico esprime chiaramente ( quel sente) che quell'oltre è la verità delle parole nella filosofia della poesia.

ID68300 - 18/09/2016 15:36:51 - (Dru) - In parole povere

La poesia è l'irrazionale sempre, ma..

ID68301 - 18/09/2016 15:41:18 - (Dru) -

Quando parla del razionale, come nell'arte lorenz, pesca dalle sue immagini prodotte quelle relazioni al reale che sono le leggi immutabili o del divino greco e dunque alla parola si lega un significato e del mito quando il significato è il mondo e la sua parola serve come tentativo per descriverlo.

ID68302 - 18/09/2016 15:45:20 - (Dru) -

Mentre quando parla dell'irrazionale parla di sé, parla di come viene rappresentato il mondo. Per questo motivo la destrutturazione poetica degli ultimi trecento anni produce un senso di verità che la poesia antica non produce, in quanto è del suo il senso veritativo di come stanno le cose nel significato che le diamo (diamo a quelle).

ID68303 - 18/09/2016 15:53:15 - (Dru) -

Amiamo la poesia perché consideriamo il suo modo di agire sulle parole il modo dell'apparire trascendentale.

ID68304 - 18/09/2016 15:55:26 - (Dru) -

Cioè il modo dell'apparire di ogni cosa. Il che non è il vero apparire, ma se il vero apparire è nascosto, ciò che appare è questo apparente apparire che funge, in assenza del vero ancora nascosto, da vero.

ID68307 - 18/09/2016 19:48:24 - (Dru) - Tu Leretico

Appunto credi di aver detto qualcosa di più di quel detto che così tenti di circoscrivere con quel "solo" retorico, ma non ti avvedi che ti trasformi in quanto dico appunto, in quanto quel di più che dici è solo quello che dici e di solo questo che dico e di solo quello che dici la poiesis non si accontenta affatto.

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