17 Dicembre 2022, 07.01
Eco del Perlasca

I mondiali della discordia

di Erik Fanetti

Ma è proprio per tutti questo Mondiale?


Come tutti sapranno, in questo momento si stanno disputando i Mondiali di calcio; il Qatar è il paese che li ospita: si estende nella penisola araba per un’area grande quanto l’Abruzzo.
Nel 2010, la FIFA ha assegnato i Mondiali del 2018 e del 2022 rispettivamente a Russia e Qatar.

La scelta di quest’ultimo paese come paese ospitante è stata molto discussa e inaspettata.
Il Qatar non si è mai qualificato ai Mondiali ed è molto plausibile che la scelta di assegnare loro la gestione del Mondiale sia dovuta ad un’esigenza di sviluppare quell’area di mondo che in pochi conoscono.

Non è anche da escludere, vista la grande quantità di denaro presente in Qatar, che ci siano state delle azioni di corruzione durante la decisione che spetta all’esecutivo FIFA.

A dire la verità, io non ho seguito molto le competizioni di questo Mondiale; posso ricondurre questa mia scelta a diverse opzioni: in primis perché non era presente la nostra Italia, la regina d’Europa; in secundis perché questi Mondiali mi sono sembrati sin dall’inizio molto strani: molte cose venivano offuscate e pertanto non c’era molto chiarezza.
Questo mi ha portato a decidere di non guardarli ma, solamente, di seguire le vicende.

É notizia di pochi giorni fa in cui personaggi autorevoli delle istituzioni Ue sono indagati per delle presunte tangenti che hanno ottenuto da parte del Qatar per sponsorizzare il Mondiale e tacere su alcuni avvenimenti poco leciti; facendo ciò, hanno e stanno mettendo la reputazione dell’Europa a repentaglio.

Inoltre, durante la costruzione delle infrastrutture, si è fatto uso di persone straniere, schiavizzate, sottopagate con l’unico scopo di completare al più presto gli stadi e tutto ciò che ne consegue (trasporti, alloggi, etc). Un’inchiesta del Guardian del 2021 identificava come 6500 operai hanno perso la vita durante i lavori estenuanti.
Aggiungo poi che il diritto di espressione e tante altre libertà, in Qatar, non sono consentite.

Alcuni giornalisti sono morti per cause ignote: in particolare sembra che la morte di un giornalista sia dovuta alla comparsa di quest’ultimo in stadio con una maglietta arcobaleno.
Ricordo che i diritti Lgbt+ non sono ammessi in Qatar, tanto che non è stato concesso ai giocatori di indossare la fascia arcobaleno per accendere i riflettori sulla causa Lgbt+ che ancora molti paesi non accettano.

Tutto ciò era davvero necessario?
Mi chiedo io… In futuro come ce lo ricorderemo questo Mondiale?

Come Maradona disse :”Dove sono tutti i soldi che la FIFA raccoglie dal Mondiale? Dove vanno a finire? Spesso finiscono nelle tasche di qualche agente per poter truccare le partite.”

Forse due domande dovremmo porcele.

di Erik Fanetti


Fonti: fanpage.it, immoderati.it, ilpost.it, lifegate.it





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