17 Marzo 2018, 08.24
Blog - Figurine di provincia

Made in Italy

di Luca Rota

C’era una volta, ma nemmeno tanto tempo fa, una squadra orbitante tra la A e la B che vantava una curiosa particolarità, veramente in controtendenza coi dettami del calcio moderno


Si trattava del Piacenza del presidente Garilli, piccolo club di provincia, affacciatosi per la prima volta in A nella stagione 93/94, e che passò alle cronache per una scelta veramente singolare: avere in rosa solo calciatori italiani.

I biancorossi rappresentavano una sorta di Athletic Bilbao - squadra spagnola che da sempre ha tra le sue fila solo calciatori baschi - di casa nostra; un esperimento estremamente controcorrente dati i tempi.
Proprio in quegli anni in cui, terminata l’era dei tre stranieri per club, che in precedenza era uno soltanto, si poteva acquistarne fino ad un numero imprecisato (purché comunitari).

Questo era il Piacenza tutto italiano della famiglia Garilli, del padre Leonardo prima, e successivamente dei figli Stefano e Fabrizio, con quest’ultimo che nel 2001 cedette alla tentazione, acquistando i primi calciatori stranieri (Amauri e Matuzalem).

Dal 1993 al 2002, otto campionati nella massima serie, più due retrocessioni con immediate risalite.
All’inizio condotti dal fedelissimo Gigi Cagni, poi in successione da Bortolo Mutti, Gigi Simoni, Walter Novellino ed Andrea Agostinelli.
Sarà quest’ultimo a retrocedere per la terza ed ultima volta dall’approdo in A, nel 2002. Campionato nel quale i lupi biancorossi non ritorneranno più, complici anche vicende finanziarie poco felici.

Di questa bella storia resta il ricordo di tanti campionati culminati con il raggiungimento della salvezza, e di tanti volti noti del nostro calcio, sfornati proprio da quelle giovanili così attente e genuine.

Tra essi i fratelli Pippo e Simone Inzaghi, Alberto Gilardino e Alessandro Lucarelli.
In più tanti profili importanti che hanno vestito quella rossa casacca: gente come Luiso, De Vitis, Stroppa, Piovani, Wierchowod, Tramezzani, Di Francesco ed Hubner. Mica poco per una piccola realtà.

In chiusura, per chi ama veramente questo sport, un consiglio:
guardate il gol che Luiso segnò al Milan nella stagione 96/97.
Io personalmente non l’ho mai dimenticato. Spettacolo puro.

Alla prossima con tante nuove figurine di provincia.
Buon fine settimana.




Aggiungi commento:

Vedi anche
04/06/2019 15:22

Tir Figurine di Provincia continua il suo viaggio nel “Made in Sud”, attraversando la penisola e raccontando storie.

29/11/2018 08:35

Cittadella Un tempo c’era il Piacenza con la sua politica del made in Italy e molti erano i vivai meritevoli di lode, con quelli di Atalanta, Torino e Roma da sempre in prima fila nello sfornare ottimi campioni futuri

19/05/2019 08:00

Il portiere di Zeman Figurine di Provincia continua il suo viaggio nel “made in Sud”, ricordando colui che fu uno dei primi ad esprimersi nel ruolo di portiere-libero in A

17/12/2017 16:15

Il ritardatario Da piccolo sfogliando l’album delle figurine, arrivato nella sezione dedicata alla Serie B, subito risaltavano ai miei occhi due nomi...

03/11/2017 13:37

L'uomo della trequarti Anni Novanta, primi anni Novanta. I gloriosi Anni Novanta del calcio italiano...




Altre da Blog - Figurine di provincia
31/05/2021

Il punk

Con quello odierno si chiude un cerchio lungo cento episodi, un piccolo traguardo che porta questa rubrica in tripla cifra e che, per festeggiarla, sceglie una figurina diversa, anticonvenzionale, folle e oltre qualunque altro aggettivo si possa usare; ma in grado di impersonare il termine “leggenda” come poche

12/05/2021

Il poeta

Esistono molti modi di fare poesia, tra questi quello su carta, ma quella espressa da Ezio Vendrame non si è limitata alle pagine dei libri, riversandosi nei campi da calcio sotto forma di ala destra

20/04/2021

El Trinche

Se parliamo di “leggende”, non possiamo di certo ignorare quella del Trinche, alias Tomàs Felipe Carlovich, il cui mito si fonde a tratti col vero, conservando quel fascino insito solo in certe storie

04/04/2021

Il credente

La figura odierna “di provincia” non lo è propriamente, ma la ospitiamo comunque a pieno merito tra le pagine di questa rubrica, nella sottocategoria delle “leggende”

18/03/2021

B di Bomber

Oggi si chiude con i “cannonieri”, ultima categoria in questione per quel che riguarda i ruoli in campo

02/03/2021

Il girovago vincente

Uno dei miei ricordi sportivi d’infanzia preferiti portava i capelli neri ingellati, il pizzetto (molto in voga al tempo) e finiva spesso nel tabellino dei marcatori

16/02/2021

Lo zar

Passando in rassegna i “cannonieri” che tanto bella hanno reso la nostra serie A, non potevamo di certo ignorare Igor Kolyvanov

30/01/2021

From Panama with goal

Dopo aver percorso tutto il campo, passando dalla trequarti alla difesa, stazionato in porta e coperto in lungo e in largo la mediana...

30/12/2020

Il primo dei numeri uno

Ci si avvia alla conclusione di questo 2020 che definire "particolare" sarebbe riduttivo. Ragion per cui non lo definiremo, limitandoci a continuare il nostro giro per il rettangolo di gioco che da un po’ di tempo ci vede impegnati a difesa dei pali

16/12/2020

Il nonno

Quando si parla di portieri, che si tratti di “numeri uno, dodici o ventidue”, essi hanno in comune quasi sempre lo stesso destino: esordire da numeri uno, proseguire da tali (o finire in panchina) e concludere in età avanzata da dodicesimi o ventiduesimi