25 Agosto 2022, 09.05
Salò Garda
Politica e territorio

La sicurezza nautica: «una priorità assoluta»

di redazione

Stanziati altri 104.000 euro per incrementare i controlli, la sicurezza ed il soccorso  sulle acque del Lago di Garda, un progetto che coinvolge Lombardia, Veneto e Trentino Alto Adige


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Tra le già numerose iniziative tese all’incremento del livello di sicurezza sulle acque del lago di Garda, nella giornata di ieri (24 agosto) il ministero delle infrastrutture, il Comando generale della capitaneria di porto e le regioni che si affacciano sul Garda (Regione Lombardia, Regione Veneto e Provincia Autonoma di Trento e l’ Autorità di bacino Laghi Garda e Idro e Comunità del Garda, hanno sottoscritto un nuovo protocollo d’intrsa con lo scopo di garantire la sicurezza dei naviganti. 
 
Il provvedimento, infatti avrà l’obiettivo di assicurare che lo svolgimento del servizio di pronto intervento, soccorso e vigilanza all'utenza nautica sia efficacie ed attivo: ciò avverrà grazie anche al nuovo stanziamento di fondi, pari a circa 104.000 euro ( di cui 50.000 erogati da Regione Veneto, 47.000 da Regione Lombardia e 7.000 dalla Provincia autonoma di Trento). 
 
Il servizio di pronto intervento, come previsto dal progetto “Lago sicuro” approvato lo scorso aprile, prevede che le operazioni di soccorso e vigilanza siano in capo al nucleo mezzi navali della Guardia Costiera di stanza a Salò. 
 
«Dalla sua sperimentazione nel 2000 ad oggi» spiega la vicepresidente e assessore alle infrastrutture di Regione Veneto, Elisa De Berti «il servizio si è sempre più perfezionato garantendo standard elevati.
«La sicurezza nautica dev'essere una priorità» prosegue poi De Berti «esattamente come il resto dei servizi a disposizione di visitatori, turisti e naviganti».
 
Grazie al progetto “Lago sicuro 2022”, infatti,  sono attivi da tutta l’estate, oltre alla sede operativa di Salò sulla sponda bresciana altri due presidi per garantire maggior sicurezza e tempestività degli interventi, ovvero il presidio in Trentino a Torbole, ed un mezzo nautico con relativo equipaggio della Guardia Costiera schierato anche sulla sponda veneta a Lazise: così facendo infatti, è stato possibile, e lo è tutt’ora garantire interventi e vigilanza giornaliera anche in un tratto di lago distante dalla sede operativa salodiana, cosicché anche  sulla costa sud orientale e maggiore è stato possibile garantire una discreta presenza nonché rapidità di intervento. 
 



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