Se per il veicolo l'assicurazione non è obbligatoria

Ieri, giovedì pomeirggio, ore 13:15.
Il ragazzo col monopattino elettrico attraversa di colpo in Largo Dante Alighieri (la stazione degli autobus) a Salò, la donna in sella ad una Vespa lo investe, entrambi finiscono a terra.

Lui, che è di Villanuova e ha 18 anni, viene portato in ospedale a Desenzano con l’ambulanza dei volontari di Roè e ricoverato in codice giallo; lei, 54enne, coi Volontari del Garda finisce al pronto soccorso di Gavardo, con un più rassicurante codice verde.

«A parte che per più di un’ora non si è visto nessuno a fare i rilievi dell’incidente (poi sono arrivati gli agenti della Locale) e che la viabilità l’hanno dovuta gestire alcuni uomini della Guardia costiera in borghese – ci dice il marito della signora -. A rimetterci, pur essendo incolpevole, sarà mia moglie che dovrà sobbarcarsi le spese per sistemare lo scooter. E oltre al danno c’è la beffa del libretto di circolazione sequestrato».

Monopattini, ma anche miniscooter e persino vetturette.
Quella che a inizio aprile si è ribaltata a Lavenone con un disabile alla guida era omologata come “presidio medico”.

Nessuna con assicurazione, pur essendo veicoli a tutti gli effetti che solo in teoria limitano la velocità ai prescritti 20 km orari, ma spesso sono capaci di raggiungere (e a volte superare) i 40 km/h.
Come i motorini, che però l’assicurazione la devono avere.

Al momento dal punto di vista normativo di parla di “sperimentazione” e di “proposte di legge”, ma tutto è ancora fermo.
Un “vuoto” normativo  che è causa di grandi problemi nelle città, ora anche nei paesi meno popolosi.