L’impegno delle Penne nere della Monte Suello

La scorsa � stata una settimana intensa anche per i volontari alpini della Protezione civile della “Monte Suello” di Sal�, allertati alla mezzanotte di luned� 6 aprile, per partire alla volta dell’Abruzzo per allestire i campi per gli sfollati colpiti dal tremendo terremoto.
In 23, provenienti da vari gruppi della sezione, con in testa le squadre di Prevalle, Vesio di Tremosine e Limone e volontari di Gavardo, Rivoltella, Sal� e Pertica Alta, sono partiti all’alba di marted� alla volta dell’Aquila con cinque mezzi: un pick-up, tre defender e un pulmino a nove posti.
Dopo la registrazione al Com (Centro operativo misto), allestito nella caserma della Guardia di Finanza, per prendere istruzioni, sono stati mandati a Coppito dove hanno montato un primo campo insieme con gli altri alpini dell’Ana (180 in tutto) delle sezioni di Brescia, Valle Camonica, Bergamo e Sondrio.

�Siamo arrivati a L’aquila alle 15 di marted� � ci racconta Vincenzo Ondei, caposquadra del gruppo di Prevalle che ha coordinato la missione della “Monte Suello” � e alle 16 eravamo gi� operativi per preparare le tende per gli sfollati nel campo di Coppito, frazione a nord-ovest della citt�, realizzato nel parcheggio di un supermercato. Le tende erano ministeriali azzurre con struttura portante gonfiabile che possono ospitare fino 12 posti letto. Abbiamo avviato il nostro generatore e ci siamo messi all’opera, proseguita fino alla mezzanotte, con una sola pausa per la cena�.

Il giorno successivo sono stati mandati, insieme agli alpini di Sondrio, a Tempera, a nord est della citt�, dove hanno predisposto 25 tende, con struttura tubolare, da 8 posti. Terminato questo, sono stati spostati nella parte bassa di Tempera per montare altre tende in un nuovo campo a fianco di un altro gi� esistente: un lavoro iniziato alle 7.30 alla mattina e terminato a mezzanotte, con due sole pause per il pranzo e la cena.
Gioved� hanno finito di allestire questo terzo campo mentre venerd�, vista la velocit� con la quale riuscivano a montare gli attendamenti, sono stati trasferiti nella frazione di San Biagio per predisporre un quarto campo su un prato dove era stato steso uno strato di ghiaia. �Man mano la pala spianava la ghiaia � ci precisa Ondei � noi montavamo le tende. Abbiamo finito alle quattro e mezza del pomeriggio e, visto che il nostro compito era finito, abbiamo convenuto con i responsabili del Com di tornare a casa, mettendoci a disposizione per future necessit�. E cos� sono ripartiti alla volta di Sal�, dove sono giunti alle 2.30 di notte.

Chiediamo a Ondei qual � stato l’impatto con la zona terremotata. �Gi� a 30 chilometri da L’Aquila si cominciavano a notare i disastri. Ci� che mi ha colpito sono state alcune case, anche di recente costruzione, con la struttura esterna ancora in piedi, ma dentro con solai e pareti completamente crollati. Sono stati praticamente quattro giorni senza dormire, perch� nel corso di ogni notti c’erano 8/10 piccole scosse che facevano vibrare le nostre brandine sulle quali dormivamo nei sacchi a pelo. Abbiamo preso un bello spavento quando � venuta la forte scossa del marted�: non si riusciva quasi a stare in piedi. In quattro giorni � conclude Ondei � non abbiamo potuto neanche fare una doccia perch� i bagni non erano ancora pronti�.

Anche in questa emergenza le Penne nere hanno portato il loro aiuto, con l’efficienza che gli � propria e, come sempre, senza tanti clamori.
Gli alpini del secondo raggruppamento dell’Ana, che riunisce le sezioni della Lombardia e dell’Emilia, hanno in gestione dalla Protezione Civile il campo di Coppito: cucina, servizi, approvvigionamenti e quant’altro. Gli alpini delle varie sezioni a turno garantiranno il funzionamento del campo.
Inoltre, anche la sezione di Sal� e i gruppi del Garda e della Valle Sabbia, su coordinamento dell’Ana nazionale, si stanno adoperando per la raccolta fondi e materiali per le popolazioni abruzzesi colpite dal sisma, che saranno fatti avere tramite la sezione Abruzzi dell’Ana.

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