Un sabbiense in Città Alta

L’evento che vedrà “Brescia e Bergamo Capitale Italiana della Cultura 2023” ha fatto riflettere tra loro le diverse istituzioni culturali locali su come progettare ed integrare nel territorio attività di promozione culturale.

Da parte dell’ateneo di Bergamo è giunta una proposta di ricerca legata al mondo della stampa: all’Ateneo di Salò è parsa un’ottima occasione per parlare e concentrare l’attività di studio su Comin Ventura, stampatore da Sabbio.

Ne ha parlato il dott. Andrea Cresciani, dell'Ateneo di Salò, in occasione della presentazione del porgetto del museo degli stampatori.

Divenuto stampatore ufficiale del Comune di Bergamo intorno al 1576, Ventura diede inizio ad una tradizione continuativa della tipografia bergamasca. L'incarico da parte del Comune costituì il punto d'arrivo di una lunga esperienza di lavoro in varie località in Italia e all'estero; persona molto colta, fu notevolmente apprezzato sia per i contenuti e il numero dei libri che diede alle stampe, sia per la loro qualità tipografica.

Gli Atenei di Salò, Bergamo e di Brescia hanno partecipato alla ricerca su Ventura da cui è riemersa un’opera del 1598: una stampa delle prediche di Fra Mattia Bellintani  tenute nel Duomo di Milano, in occasione della Pasqua del 1597.

Mattia Bellintani originario di Gazzane di Roè è fratello di Paolo Bellintani, passato alla storia per la sua opera “Dialogo della peste”, gestiva il lazzaretto di Milano durante la peste degli anni 70 del 1500; figura particolarmente importante, potrebbe essere stato di ispirazione al Manzoni per il personaggio di fra Cristoforo nei Promessi sposi.

Questo libro era in Francia, in vendita, e grazie alla collaborazione dei tre atenei, oggi è tornato a casa e farà parte del fondo che verrà conservato al nuovo Museo degli stampatori "da Sabbio".