Tutti in positivo i numeri del caseificio

Le fibrillazioni del mercato del latte registrate nel corso del 2007 ne hanno alla fine fissato il prezzo a 0,345 euro il litro. Eppure ai soci della Cooperativa è stato pagato in media 0,37. Quattro centesimi in più che sono la misura tangibile di come sia andata la gestione del Caseificio sociale Valsabbino: facendo i debiti conti risulta un miglioramento del 14%.
I soci, 24 quelli “conferenti”, 81 “ordinari” e 15 “sovventori” che sono Provincia, Comunità montana e 13 Comuni valsabbini, si dichiarano soddisfatti e confermano la fiducia rinnovando le cariche senza scossoni: il perticarolo Ennio Bonomi presidente per il quarto mandato consecutivo, Alberto Buffoli di Vobarno nel ruolo di vice.
Confermati nel Cda anche Fabio Cavagnini, Armando Formenti e Ruggero Ronchi, che saranno affiancati da tre nuovi consiglieri che sono Tullio Freddi, William Donini e Giuseppe Maccarinelli.

E’ questo l’epilogo di una settimana cruciale per il Caseificio di Sabbio Chiese diretto da Ciro Cerqui, iniziata la domenica con un partecipata assemblea dei soci (con pranzo annesso) e culminata il venerdì sera con la rielezione del presidente.
Numeri importanti per l’intera Valle Sabbia, quelli del Caseificio, che ha laboratorio, uffici ed un fornitissimo spaccio lungo la Provinciale fra Pregastine e Sabbio. Produce circa la metà dei formaggi valsabbini con quanto la natura permette a mezzo migliaio di vacche da latte.

Nel corso del 2007 ha lavorato 28 mila quintali di bianco elemento (26.500 nel 2006) raccolto in 24 stalle da Capovalle a Serle, producendo 6 mila forme di formaggio stagionato “Sabbio” e “Conca” e circa 100 mila fra formaggelle “di Monte” e “Valsabbia”.
Un bilancio positivo, per la Cooperativa che ne cura la gestione, che è tutt’altro che scontato. Oltre che con le difficoltà oggettive di penetrazione del mercato, infatti, in Valle Sabbia c’è da fare i conti con le distanze. A cominciare dal percorso che il camioncino che trasporta il latte è costretto a fare: un centinaio di chilometri giornalieri per raggiungere almeno una volta ogni due giorni tutte le stalle sparse sul vasto territorio.

Tuttavia, il merito maggiore riconosciuto alla Cooperativa in questi ultimi anni è quello di aver contribuito al deciso miglioramento della qualità del latte.
Non solo per la corrispondenza ai parametri sanitari fissati per legge, che è già un ottimo risultato raggiunto da tutti i soci, ma anche per il contenuto di caseina e di grasso capace di fare la differenza: “Con un quintale di latte si possono fare 9 chilogrammi di formaggella oppure 11 – ci spiega Ennio Bonomi – e le vacche valsabbine hanno imparato a produrre latte di ottima qualità”.

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