Motosoccorso

Anc sta per Associazione Nazionale Carabinieri, che nella sua articolazione sulle emergenze sanitarie fa tutta perno sulla sede di Roè Volciano.

E proprio da Roè Volciano, nei giorni scorsi, ha ripreso il via il servizio, con la “benedizione” del sindaco Mario Apollonio: «Il volontariato è una risorsa umana irrinunciabile ed insostituibile» ha detto per l’occasione in primo cittadino, alla presenza, fra gli altri, del presidente del sodalizio Giacomo Martinuzzi e di chi l’ha preceduto, Sergio Facchetti oggi nel ruolo di presidente della Fondazione Volontari del Soccorso.

Nell’emergenza, quando la differenza fra la vita e la morte la fanno i tempi di intervento, soprattutto sulle strade perennemente intasate del Garda, la possibilità di arrivare con la motocicletta è di fondamentale importanza.
Poi arriva anche l’ambulanza, ma il più è fatto.

Il servizio di motosoccorso è gestito dall’Areu in collaborazione con l’Aat di Brescia di cui la dottoressa Giovanna Perone è la direttrice mentre il coordinatore è Fabio Arrighini.

Sulle motociclette, che viaggiano sempre in coppia, c’è tutto l’occorrente per fare presto e bene eventuali rianimazioni: defibrillatore, elettrocardiogramma, farmaci specifici...
In sella trovano posto tre soccorritori ed un infermiere di quelli presenti solitamente anche sulle auto infermierizzate, cioè appositamente formati ed autorizzati a gestire le emergenze quasi come fossero medici rianimatori.

Le motociclette sono operative solo durante il giorno, ovviamente, ma quanto vengono utilizzate?
«Si tratta di 4/6 interventi in media per ogni turno, tutti da codice rosso» ci dice Martinuzzi.

Che aggiunge: «Non restano in attesa nella sede di Roè, ma vengono dislocate, pronte ad intervenire, nei luoghi che consideriamo per qualche motivo critici, come in prossimità del lago quando è nel pieno la stagione balneare».

Insomma, fino a metà settembre, sappiatelo, gli angeli del soccorso saranno ancora più veloci negli interventi, grazie alle due ruote.