Un’indagine su adolescenti e tempo libero

Sarà presentato questa sera alle 20.30 nella sala consiliare di Roè Volciano il volume “Dalle quattordici a mezzanotte”, un’indagine sugli adolescenti e tempo libero realizzata dalla Coop. Area su iniziativa del comune di Roè Volciano per fare il punto sugli interventi che sono stati attuati in questi anni nei confronti di questa fascia d’età.
Gli educatori della coop. Area da dieci anni portano avanti l’iniziativa dell’educativa di strada ed hanno notato dei cambiamenti nella risposta dei preadolescenti e adolescenti. Da qui l’idea di compiere un’indagine conoscitiva degli interessi dei ragazzi di questa fascia d’età.

Sono stati coinvolti 253 ragazzi nati fra il 1990 e il 1995 durante l’anno scolastico 2007-2008, che frequentavano il secondo e terzo anno della scuola secondaria di primo grado e i primi tre anni delle superiori. Oltre agli studenti, la stragrande maggioranza dei ragazzi, anche alcuni lavoratori.

«Il metodo scelto – ha spiegato Silvia Butturini, una degli autori – è stata l’intervista personale predisposta con il Centro di Studi e di Ricerca dati metodi e sistemi dell’Università di Brescia, rielaborati poi dalla dott.ssa Anna Simonetto. Il contatto è avvenuto principalmente tramite gli istituti scolastici, altri li abbiamo incontrati in altre occasioni o direttamente a casa. Le domande hanno riguardato come loro vivono il tempo libero organizzato e non organizzato, il loro grado di benessere personale e di gruppo, la partecipazione alle attività sul territorio, le loro passioni, gli interessi e il divertimento».

Ne emerge un grado di soddisfazione per le realtà del territorio molto alta: il 90% si ritiene soddisfatto di ciò che viene offerto dal paese, anche se molti evidenziano un’assenza di spazi specifici per la loro fascia d’età.
«Emerge anche una necessita di maggiori spazi di libertà, intesi come vivere il tempo libero in maniera non organizzata dagli adulti – evidenziano Corrado Bontempi e Andrea Pasini di Area –, ma anche dati piuttosto sorprendenti, come un interesse per il volontariato, l’associazionismo, anche un buon 34% per la vita politica. Con una considerazione: gli adulti non si interessano di coinvolgerci. La scuola è la loro preoccupazione maggiore, che occupa tanto tempo per lo studio e per i compiti, almeno così dicono».

«L’indagine può essere considerata anche il punto di arrivo dell’esperienza dell’educativa di strada – precisa Nicola Maccioni, coordinatore dell’iniziativa per Area – ma anche un punto di partenza per nuove idee e prospettive. Inoltre è uno strumento valido non solo per l’Amministrazione di Roè, ma anche per tutte le realtà che interagiscono con i ragazzi: le scuole, l’oratorio, le società sportive, le associazioni. L’indagine su Roè può essere un campione di riferimento anche per il resto della Valle Sabbia».
Al riguardo, però, va precisato che il campione preso in esame presenta un alto tasso di scolarizzazione e un’esigua presenza di immigrati, elementi che non si riscontrano, ad esempio, in altri centri più grossi delle valle.

«È un quadro piuttosto confortante – afferma l’assessore ai Servizi Sociali Maria Elisa Delai – soprattutto per la soddisfazione nei confronti delle strutture e delle attività sportive presenti nel comune. D’altronde l’Amministrazione comunale ha sempre cercato di sostenere le diverse realtà associative. L’indagine, che è stata gradita dagli stessi ragazzi per l’attenzione loro rivolta, vuole essere l’occasione di un ripensamento delle politiche e delle attività nei confronti di questa fascia della popolazione».

In foto Corrado Bontempi, Andrea Pasini, Nicola Maccioni, l’assessore Maria Elisa Delai e Silvia Butturini

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