Roè, ancora sui dossi

Ho aspettato qualche tempo prima di scrivere questa lettera poichè sull'impeto avrei potuto esagerare in giudizi poco equilibrati, tuttavia anche dopo qualche settimana i miei dubbi rimangono tali.

Lo scorso anno comparve quella selva di dossi ravvicinati sparsa per il paese alle cui critiche fece seguito una serie di improbabili dichiarazioni giustificative (in quanto a necessità e sopratutto sui costi per la collettività) da parte degli amministratori.

Quest'anno la scena si è ripetuta.
Pregevole magari la scelta di utilizzare l'asfalto modellato al posto dei dossi plastici, cosa che immagino più economica, ma la domanda di fondo rimane: PERCHÉ?

In un paese dove già prima il traffico non era certo quello di una metropoli, dopo gli interventi dello scorso anno su dossi e sensi unici che bisogno c'era di mettere mano ulteriormente? tra l'altro creando problemi quasi esclusivamente ai residenti.

So che è facile criticare senza essere nel pieno dell'amministrazione della cosa pubblica a cui nel bene e nel male va il mio rispetto per il solo fatto di "essersi messi in gioco".

Sarebbe in ogni caso interessante sapere se gli interventi sono giustificati da episodi, magari incidenti particolarmente cruenti od un eccessivo numero di infrazioni per eccesso di velocità, nonché se le azioni intraprese hanno generato i voluti effetti di riduzione del traffico.

Sono certo che prima delle grandi manovre e nei mesi seguenti siano state effettuate delle rilevazioni accurate del traffico a cui io, e credo molti altri, vorrei dare un'occhiata.

Lettera firmata

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