Nel diario 50 anni di alpinismo

La Montagna come «maestra di vita». Così Italo Bazzani, alpinista di Roè Volciano, classe 1942 ma non ancora a riposo, anzi, ha inteso la sua lunga esperienza in alta quota dove ha collezionato una serie incredibile di ascensioni che lo hanno portato a far parte del ristretto circolo degli Accademici del Cai.

Bazzani, dopo anni di silenzio, ha scritto un nuovo libro, «Imparato Lassù. Fatti ed esperienze di montagna», un agile volume in cui racconta sé stesso. Una specia di diario: «il libro doveva essere solo un mio diario personale. E’ solo dietro l’insistenza di amici a cui l’avevo fatto leggere che mi sono deciso a pubblicarlo».
Come tutti i libri di Bazzani (ricordiamo «Oltre la Vetta» e «Montagna Fantastica» usciti negli anni 90) anche questo si legge volentieri e il lettore riesce a immedesimarsi con il personaggio, con le sue prime esperienze di arrampicata su roccia, lo scoppio dell’amore per la montagna, la voglia di scoprire posti nuovi, la sete di avventura, la simbiosi con i ghiacciai accoglienti e minacciosi al tempo stesso

In «Imparato lassù» si trova la storia di uno che ha cominciato ad andar per montagne negli anni 50 e che in montagna ha provato tutte le esperienze possibili, che ha insegnato ad un sacco di gente l’arte arrampicatoria (ha fatto l’istruttore per anni nella scuola «Adamello» del Cai di Brescia e ancora oggi insegna al Cai di Bozzolo.
Il libro può essere chiesto allo stesso Bazzani telefonando allo 0365 63512.

Fausto Camerini da Bresciaoggi

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