Ciao Mario, gigante buono

Saranno celebrati oggi, mercoledì alle 15 in San Michele a Provaglio Valsabbia, i funerali di un grande campione, che seppe portare in alto il nome della Valle Sabbia e di Provaglio, il suo paese natio.

Mario Baruzzi, all’anagrafe Piermario Baruzzi, conquistò la medaglia d’oro agli Europei che vennero disputati a Roma nel 1967, da dilettante.
Da professionista è stato due volte Campione d’Italia.

Dopo un bel filotto di 19 successi, per lo più prima del limite, infatti, nel 1970 Baruzzi riuscì a conquistare il titolo italiano superando Bepi Ros ai punti sulle 12 riprese.
Il coraggio e la potenza erano le sue armi.
Con il veneto disputò un trittico, sempre valevole per il titolo, perdendo due volte dopo il primo successo.

Ma l’indomabile Mario tornò a conquistare il titolo nel 1973, battendo Dante Canè.
La vittoria su quest’ultimo gli aprì la strada per una sfida europea contro Joe Bugner.

L’inglese strafavorito vinse per intervento medico al 10 round, ma nella IV e V ripresa sembrò sul punto di crollare: fu una brutta ferita a negare la possibilità al nostro campione, che successivamente concesse la rivincita a Canè.
Anche in quest’occasione non fu certo fortunato e il match non bello ma intenso ebbe la sua conclusione al VI round per una squalifica discutibile a favore dell’emiliano.

Terminò la carriera nel 1980, dopo aver disputato 49 incontri vincendone 37 e perdendone 12.

«Ha portato il nome di Provaglio e della Vale Sabbia in giro per il mondo – ci ha detto il sindaco Massimo Mattei -, lo ricordiamo tutti con grande affetto».