A casa dopo sei mesi e mezzo in ospedale per Covid

Un’accoglienza più che calorosa quella che i familiari e gli amici hanno riservato ieri ad Antonio Dolcini, 77enne di Provaglio Val Sabbia, che dopo sei mesi e mezzo di ospedale a causa del Covid, è potuto ritornare finalmente a casa.

Una vicenda, dunque, a lieto fine la sua, iniziata proprio all’inizio di quest’anno quando imperversava la seconda ondata della pandemia, anche se il travaglio per sconfiggere la malattia è stato lungo, come ci racconta la figlia Michela.

«Mio padre è stato ricoverato all’ospedale di Gavardo il 2 gennaio scorso, dove è rimasto in Medicina fino a quando le condizioni si sono aggravate e il 21 gennaio è stato intubato e trasferito all’ospedale di Manerbio. Qui ha subito la tracheotomia ed è rimasto una ventina di giorni fino a metà febbraio, quando è stato trasferito in rianimazione a Desenzano, dove sono iniziate le operazioni il suo risveglio. Il 1° marzo è stato poi portato a Rovato, alla clinica Don Gnocchi, per la riabilitazione».

Del periodo pre risveglio non ricorda nulla: per lui i vari trasferimenti iniziali è come se non fossero avvenuti e fosse rimasto a Gavardo. Si ricorda però che nel primo periodo che era a Gavardo, quando l’epidemia colpiva duro, molti suoi compagni di stanza non ce l’avevano fatta.
Dopo alcuni mesi a letto le sue condizioni fisiche erano a terra: ha perso 40 kg e la tonicità muscolare, che sta recuperando ora con la riabilitazione.

«Anche mia mamma Ernesta – prosegue la figlia – era stata ricoverata con lui a Gavardo, ma lei ha risposto subito alle cure e nell’arco di due settimane era già a casa».

Per la famiglia i primi mesi sono stati carichi di angoscia, con alternarsi di miglioramenti e di ricadute, con l’impossibilità di potergli stare accanto. «Solo mia sorella che è infermiera a Gavardo – ci dice Michela - era riuscita a vederlo alcune volte quando era nell’ospedale valsabbino. Poi siamo riusciti più avanti, quando era a Rovato».

Ieri, dopo sei mesi e mezzo di ospedale, è finalmente tornato a casa e oltro ai familiari e amici ad accoglierlo c’erano anche il suo medico di base, il dott. Guerra, e le infermiere del reparto di Medicina di Gavardo che lo avevano curato.

«Cogliamo l’occasione per ringraziare tutti gli operatori sanitari che in questi lunghi mesi si sono presi cura del nostro papà, medici e infermieri. Grazie a tutti!».

Ora Antonio proseguirà con la riabilitazione tre volte a settimana, ma una grande medicina sarà anche il ritrovato affetto dei suoi cari.

In foto:
Antonio Dolcini accolto a casa dalla moglie e dalle infermiere dell’ospedale di Gavardo
Antonio in ospedale
Antonio con il dott. Guerra
Antonio con l’amico provagliese Piergiorgio Fusi, anche lui guarito dal Covid