I sindaci: «Uno schiaffo alla democrazia»

Rabbia e delusione anche da parte dei Comuni di fronte alla decisione di Gavardo e Montichiari come sedi del nuovo depuratore del Garda.

A Muscoline il sindaco Giovanni Alessandro Benedetti ha disposto di spegnere per protesta la torre civica, che tutte le sere si illuminava dei colori della bandiera italiana. “Il commissariamento - questo il commento del primo cittadino - vanifica il lavoro della Conferenza dei Comuni, esautora la Provincia, delegittima l’Ato, sopprime l’accordo tra Ministero e Regioni, rende nullo il dettato normativo previsto dal regolamento regionale”.

Anche il sindaco di Prevalle Damiano Giustacchini non nasconde il suo sdegno: “Spiace constatare come il commissario non abbia voluto ascoltare e valutare le ragioni delle forti opposizioni palesate dai sindaci e dai comitati ambientalisti - si legge in una nota. - “Il Commissariamento è stato un atto calato in maniera autoritaria dall’alto, un vero e proprio schiaffo alla democrazia. Quella effettuata è la peggior scelta possibile per il nostro territorio. Ecco perché sarà con ancora maggior forza che continueremo questa battaglia e quelle che verranno, contro chi intende comandare a casa nostra senza nemmeno chiedere il permesso”.

Certo è che si prospettano mesi difficili, e non è escluso che le proteste messe in atto da cittadini, amministratori, comitati e associazioni ambientaliste possano mettere a dura prova le tempistiche di realizzazione dell’impianto.