Ferriera Ponte Chiese raddoppia l’utile netto

Luigi Zanatta, presidente del Cda della Ferriera Ponte Chiese spa, nella Relazione sulla gestione che accompagna il bilancio 2006, parla di «risultato estremamente positivo».
In effetti, l’azienda di Prevalle che produce e commercializza tondo per cemento armato ha chiuso il 2006 con un utile più che raddoppiato rispetto all’anno precedente. Il risultato finale netto è infatti aumentato da 317mila euro (dato 2005) a 721mila euro (+127%) ed è stato pari al 5,4% del fatturato.

Nel corso dell’esercizio 2006, infatti, l’andamento del prodotto finito è stato caratterizzato da un rialzo dei prezzi che ha determinato una rivalutazione delle giacenze. Inoltre, l’incremento della produzione ha determinato un maggiore utilizzo dell’impianto con conseguente assorbimento dei costi fissi.
La Ferriera Ponte Chiese, nel 2006, ha effettuato ammortamenti per 645mila euro (593mila nel 2005). Il saldo degli oneri finanziari, per il primo anno, è stato positivo per 16mila euro. I ricavi delle vendite sono aumentati, passando da 10,2 milioni di euro a 13,2 milioni. In crescita, tuttavia, anche i costi della produzione (da 9,7 a 12,1 milioni di euro) a causa dell’incremento dei prezzi relativi alla materia prima e a un incremento degli acquisti in termini quantitativi.
Il costo sostenuto per il personale dipendente è ammontato a 663mila euro. Il risultato prima delle imposte è stato comunque positivo per 1,2 milioni di euro e l’azienda ha pagato imposte per 522mila euro.

A livello produttivo, si segnala l’incremento dei volumi (+6,8%) per un totale di 96.300 tonnellate di acciaio per cemento armato. Per quanto riguarda gli investimenti, sono stati apportati miglioramenti all’impianto di laminazione per conservarne e migliorarne l’efficienza. I dipendenti della Ferriera Ponte Chiese sono 13 (11 operai e 2 impiegati).

(g. l.) dal Giornale di Brescia

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