Si definisce paradossale quella proposizione che sembra contraddittoria, perché contro il senso comune, ma si rivela infine sorprendentemente vera
vangelo. grazie signor Vaglia...per quanto riguardai 5s, credono di gestire una nazione come una riunione condominiale| infatti ,qualcuno ha detto:vai ad una riunione condominiale e poi capisci perchè cominciano le guerre! grillo è un vero destro. e sè vede! crede di cambiare la gente con il pugno di ferro e le epurazioni! lo capisco sotto certi aspetti (fra un pò li rimpiango anche io i treni..ihi)..ma è la solita storia:un paese che funziona è un paese educato alla civiltà e alla democrazia! non che obbedisce e subisce ad una pseudodemocrazia senza conoscerla minimamente. e in questa materia noi, siamo bocciati.
coem'è la frase totem?purghe staliniste..e che cambia? i totalitarismi sono tutti uguali! "totalitarmente "generatori di dipendenza e ignoranza.
...con un appunto per chi si rifà a Galileo, che a forza di guardare il dito si dimentica la Luna. Chi si abbevera alla fonte del qualunquismo e del senso comune rischia di confondere, in un bel chiaro di luna, lucciole per lanterne, ma stai pur sicuro che in un campo di merda trovi solo mosche. Le espulsioni sono pratica comune dei partiti (ecco le mosche necrofile), qui la differenza sta nel metodo, chi ha deciso di espellere i senatori, su richiesta di verifica da parte dei circoli del territorio (ecco le lanterne), è la "rete". Anche io ho votato, sono iscritto e con delega di voto. Si capisce che il territorio e i circoli sono stati sollecitati dall'alto (ecco le lucciole). Peccato veniale dico io, peccato mortale per la democrazia dici tu. Dove sta il peccato veniale di questa faccenda, ma nella pratica condivisa traversalmente da tutte le forze politiche del nostro paese di utilizzare
chi il partito, chi la Rete, per scopi che non sono chiari e definiti, ma offrono il fianco alla critica e nascondono la "verità". La verità è che Grillo deve disfarsi di chi può colpire dall'interno il Movimento, (confondendo spesso il Movimento con se stesso per eccesso di proprietà) , nel momento più delicato di battaglia politica.Sul breve ha ragione, la ragione dettata dalla tattica della forza, ma queste "critiche", e tra queste ci metto la tua, sulla strategia a medio e lungo termine possono appunto dimostrare che il Movimento contraddice Beppe Grillo e C, scemandone quella forza che è originata, non dimentichiamocelo, dai campi di merda infestati dalle mosche necrofile.
l'uomo, dacchè è tale per definizione, ha sempre combatuto il Sacro da profano, la Verità dai banchi della menzogna.
Caro Dru, e' inutile declamare, occorre confutare.
io non confuto ciò che ritengo giusto ma univoco solo per partito preso, non è del mio DNA la polemica tout court. "Occorre confutare" ciò che si ritiene sbagliato, in line di principio ciò che scrive Leretico è giusto, ma siamo a livello di principi appunto, che qui sembrano valere solo per una parte, poi c'è la prassi politica.
...,gli assoluti non esistono, non me lo dicesti tu ? oggi su questo foglio si cerca di tirare via il pelo dall'uovo, è facile, quando il pelo galleggia sul rosso dell'uovo, è facile, più difficile è tirare via la trave nell'occhio. Siamo uomini, non macchiette da avanspettacolo: In Italia, ancora oggi, benchè la trave non consenta di vedere, i due partiti che epurano di più sono PD e PDl, ma tanto quelli sono al riparo dalle critiche "intelligenti". Quando si scala una montagna per raggiungere la vetta, per raggiungere il riposo e la meravigliosa vista, bisogna faticare e ogni tipo di bella vista è preclusa se non in alcuni sprazzi, dove la montagna ti concede alcune aperture sulla Verità di ciò che stai compiendo.
Non ha senso il solo polemizzare, ha molto piu' senso l'approfondire. Due sono le parole su cui si sofferma l'articolo del Leretico. La prima e': "democrazia", la seconda e': "epurazione o espulsione". Dire che anche gli altri non sono democratici ed anche gli altri epurano non e' argomentare. Ma e' solo un dire cosi' fan tutti. (Il cosi' fan tutti non e' troppo originale e non aveva portato gran fortuna nemmeno a Craxi). Sembra pero', da quanto dicono i grillini, che vorrebbero cambiare e demolire tutta questa ipocrita impalcatura, che non e' ne' democratica ne' veritiera, ma l'esempio che ne danno e' mediocre e ininfluente.
Mi sembri quei miei amici d'infanzia che ad ogni bellissima ragazza trovavano un difetto per giustificare la propria timidezza. Eppure sei cresciuto, e di belle ragazze con il "difetto" ne hai viste tante, sei ancora fermo all'ingenua timidezza ? Il M5S ha il difetto, ha il neo, ma se devo scegliere tra il difetto del M5S e le mostruose e deformanti figure della bruttezza democratica della partitocrazia italiana, non ho dubbi con chi giacermi.
Dell'amore non si discute! E' bello quel che piace.
È brutto ciò che non piace, ma non perchè e simpliciter brutto che appunto non ci piace ma non ci piace perchè è per noi brutto, per questo non ci piace. Capire questa semplice cosa mostra il perché delle forme democratiche quella del M5S e la più Vera.La Democrazia è il governo del popolo, e quando il popolo vede che è continuamente e coercitivamente messa in discussione la sua sovranità o reagisce (M5S) o subisce (PDl PD), è evidente che il M5S è la reazione della Democrazia e il PD e PDL è un'azione della Partitocrazia, chi fra queste due frange si aggiudicherà il futuro, o postdemocrazia, è ancora presto il dirlo, dipenderà appunto dalle strategie (o tecnica).
Vi è democrazia anche nelle Partitocrazie, ci mancherebbe, sono le partitocrazie forme degeneranti di democrazia o democrazia mista, quella per intenderci che ancora nella Politica di Aristotele e nella Repubblica di Platone vengono teorizzate per la critica al concetto di "uguaglianza" che è sempre "non in ragione del merito, ma in ragione del numero". Invece " è necessario contemperare l'uguaglianza a base di numero con l'uguaglianza a base di merito". (V.1302a, Politica di Aristotele). Questa giusta aspirazione che è sospinta da una volontà di conciliare la "libertà" e "uguaglianza" con la "Sapienza" è il "paradosso" democratico o "antinomia" che già nell' antica Grecia si opponeva al "Positivo" pensiero di Protagora che così si esprime "In realtà quello che ogni città giudica giusto e bello, questo è per essa valido, finché essa lo consideri come sua legge".
queste due posizioni , quella di Aristotele e quella di Protagora (il sofista), sono, con le dovute proporzioni, la prima la giusta posizioni del Naturalismo o Realismo che cerca nella Sapienza (la Verità della natura) la ragione dello Stato e la seconda il Positivismo che trova nello Stato storicamente costituito (e cioè di vola in volta) la ragione della sapienza. Ora, i Partiti, sempre più, assomigliano alla formula "civium universitas e valenti per pars: il popolo viene assunto come totalità organica, e quindi non vi è libertà uguale per tutti i cittadini, ma solo un privilegio per alcuni, dato che il Partito mantiene sempre al suo interno una struttura corporativa: è infatti l'appartenenza alla corporazione a individuare qualitativamente il cittadino. La rappresentanza finisce così per essere rappresentanza di gruppi e interessi e non di tutti i cittadini.
E con esse crolla ogni implaccatura o struttura e organismo, come i Partiti, che, in difesa dei propri privilegi, non lasciano libero sfogo alla Storia di procedere. Il discorso di Protagora è il discorso che precede la modernità, è già il discorso profano nel seno del Sacro filosofico.
Certo che abituati ad anni di contorsionismi, di convergenze parallele, di non sfiducie (!), in altri termini di puttanaggine all'ennesima potenza, si resta sorpresi di fronte alla coerenza, vero? Continuiamo a votare Renzi e il Berlusca, specchiati esempi di democrazia e di onesta', intellettuale e non.
anche se io a votare dalla prossima volta non ci vado più, non posso far altro che condividere al 100% Dolcestilnovo
Dietro l'insicurezza di chi, ancora oggi, preferisce al M5S di Di Maio e di Di Battista, il PDL di Razzi e Santanche o il PD di Giachetti e di Richetti, sta la conservazione del potere fine a se stesso che agita lo spauracchio dell'incapacità, ma dell'incapacità di chi signori ? Di chi ci governa appunto da anni, i partiti, o di chi nuovo, mostra già capacità che vanno ben oltre le giuste aspettative?
Cerchiamo di guardare ai fatti (al contenuto concreto dell'espulsione) e non solo alle immagini (alle varie forme del contenuto concreto dell'espulsione) che scorrono sui video di regime. Il M5S ha raggiunto nelle ultime elezioni la maggioranza relativa di voti complessivi e quindi ha mostrato, all'opinione pubblica tutta, la forza della sua maggioranza, forza che negli stati democratici di solito si traduce, come riflessione della volontà generale, in posizioni di potere a livello di istituzioni. È vero che il M5S si è dichiarato indisponibile a qualsiasi inciucio e alleanza con i partiti, collocandosi all'opposizione e costringendo i vecchi nemici giurati di un tempo ad allearsi per contenere questa dirompente novità, ma, data la sua potenza dimostrata dal suffragio, ha anche chiesto alcune posizioni in alcune commissioni.
C'é quindi , caro Leretico, espulsione e espulsione. Napolitano avrebbe dovuto concedere, premendo sui partiti, cosa che d'altronde sa fare benissimo, le posizioni, richieste dal Movimento, alla presidenza del COPASIR e della vigilanza Rai. Il sistema partitico/istituzionale istituzionalizzato non lo ha concesso, "ESPULSIONE DEMOCRATICA", ma una forma di espulsione democratica molto più subdola e Vera di quella che un movimento, internamente le sue regole, decide di comminare ai suoi membri. Perché un conto è il sistema del meccanismo democratico e delle sue regole interne un Movimento e un Partito, contestabile per carità, ma legittimo fino a prova contraria e la prova contraria è il suffragio appunto, un altro conto, e molto più rilevante, è quello che regola Lo Stato tra le diverse Istituzioni, incontestabile
e se eluso, come sistema democratico, illegittimo, non illegale per carità, ma per apparato democratico è illegittimo, ma nella società delle immagini riprodotte dai media di regime queste cose, come i numeri macroeconomici, sono nascoste.
Le Verità che diventano l'Autorità: Politica e Democrazia La politica in generale e la democrazia in particolare, come tutte le cose che hanno relazione con la società, mutano di significato...
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ID42589 - 07/03/2014 09:40:22 - (Aldo Vaglia) -
Solo la verita' e' rivoluzionaria diceva Gramsci. La politica e principalmente il populismo hanno invece eletto a vessillo la menzogna. Perche' questa e' piu' funzionale alla mobilitazione dei creduloni. La menzogna non e' nella denuncia che fanno i 5Stelle della situazione italiana, che e' sotto gli occhi di tutti. La menzogna e' nella definizione e applicazione della democrazia. Ci si puo' rifare alla Svizzera come si crede, ma la Svizzera oltre ad essere piccola e' anche uno stato federale.La democrazia e' prima di tutto una prassi e si giudica dai comportamenti.Da nessun comportamento non democratico si puo' sperare che nasca una democrazia. Sulla democrazia rappresentativa su quella diretta e su quella Svizzera (che per la verita'e' piu' famosa per insegnare come nascondere i soldi che insegnare la democrazia) ritorneremo piu' tardi.