Sulla caccia anche Fiocchi: «I nodi vengono al pettine»
di Redazione
Anche l'europarlamentare Pietro Fiocchi di Fratelli d'Italia dice la sua riguardo alla sentenza del Tar sulla caccia
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“Dopo la vicenda dello scorso anno in Lombardia, ho più volte chiesto all’Assessore Rolfi e all’Assessorato di rispettare la scadenza prevista dalla Regione Lombardia del 15 di giugno per l’approvazione e la pubblicazione del calendario venatorio regionale” dichiara l’Europarlamentare di Fratelli d’Italia Pietro Fiocchi.
“Per una serie di ragioni e di scelte che mettono in luce delle carenze tecnico-amministrative, compresa la strategia di arrivare a ridosso dell’apertura con un calendario, che in alcune parti non è stato ancora completato, si sta dimostrando deficitario e fallimentare” continua Fiocchi.
“Le mie preoccupazioni si sono, purtroppo, rivelate fondate nonostante le rassicurazioni che l’Assessore mi ha più volte fornito. La situazione è sotto gli occhi di tutti, ma il danno lo stanno subendo i 55mila cacciatori lombardi che regolarmente hanno pagato allo Stato e alla Regione le tasse di concessione e che ora guardano al proprio futuro con rabbia e preoccupazione”.
“Purtroppo” conclude lo stesso Fiocchi “per un malore che mi costringe in ospedale per accertamenti non sono riuscito ad essere a Brescia in questi giorni ad esprimere solidarietà ai miei tanti amici cacciatori che anche in questo caso si sentono presi in giro. Io sono comunque a disposizione affinché si possa risolvere quanto prima questo vergognoso stop alla caccia”.
Fonte: comunicato stampa
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