«Non ci sono più le stagioni di una volta»

"Non ci sono più le stagioni di una volta... ".
E’ una delle frasi più note e ripetute da sempre, ma non è un luogo comune. Al fondo c’è un'indiscutibile verità. Anche se psicologicamente siamo abituati a sviluppi climatici che parrebbero immutabili da un anno all’altro, di fatto constatiamo che il normale corso degli eventi si fonda su un mutamento costante. Ce ne accorgiamo quando i cambiamenti assumono aspetti e dimensioni particolarmente vistosi. E rischiosi.

“E’ quello che è successo - osserva il professor Massimiliano Fazzini, climatologo - Università di Chieti — negli ultimi trent’anni”. Nelle nostre regioni, temperate e mediterranee, “stiamo assistendo ad una sorta di estremizzazione del clima, con manifestazioni anche molto violente: depressioni mediterranee simil tropicali, con venti estremamente violenti e con  un aumento esponenziale, in tempi molto recenti, del numero di tornado nella pianura padana”.

Tutti ci ricordiamo della devastazione provocata tre anni or sono - era la fine di ottobre del 2018 - dalla tempesta Vaia nel triveneto (altopiano di Asiago, val di Cembra, Canal del Ferro): 8 morti, 15 milioni di alberi abbattuti dalla furia del vento, misurato a 217 km all’ora, 2,8 miliardi di euro di danni. Una tempesta originata nell’Atlantico, ma incuneatasi profondamente nel bacino del Mediterraneo.

“Il tempo e il clima sono cambiati - sintetizza il professor Fazzini - e con essi il rischio per la gente”. Del clima, appunto, parleremo col professor Fazzini in una serata informativa che si terrà a Paitone il 5 novembre e che verterà su tre punti cardine: come siamo arrivati a questa situazione e quanto incide l’azione dell’uomo sul riscaldamento globale, quali sono gli scenari futuri e “che cosa possiamo e dobbiamo fare per non rischiare”: quanto a quest’ultimo punto valuteremo l’apporto della scienza, l’apporto delle amministrazioni e l’apporto del cittadino. Per le amministrazioni si tratta di far emergere una fattiva e organizzata volontà politica, per la gente di attenersi a criteri di responsabilità e buon senso (per esempio non costruire case in zone vietate o a rischio).

Massimiliano Fazzini è stato anche professore di Rischio climatico presso l’Università degli Studi di Ferrara (nonché di Geologia applicata) e presso l’Università Paris Sorbonne - Denis Diderot. E’ specializzato in meteorologia sportiva e previsore ufficiale in numerose manifestazioni di livello internazionale, fra le quali i Campionati del mondo di sci alpino Cortina 2021.

Passeremo, in sua compagnia, una serata che mira a dare una chiara e autorevole visione globale del problema climatico su basi scientifiche. Ricordate: venerdì 5 novembre 2021, ore 20.30, sala Polivalente della Cultura in piazza Pertini a Paitone, col professor Massimiliano Fazzini.
Non mancate.