Buon compleanno IRO

Grandi festeggiamenti, a Odolo, per i 70 anni della IRO. Lunedì scorso si sono ritrovati a festeggiare tutti i dipendenti, che sono quasi 200,
Questo giovedì sera la festa ha coinvolto soci, dirigenti, venditori e fornitori di rottame.

Un’azienda particolarmente longeva che ha segnato un’epoca e non solo a Odolo.
Nell’immediato dopoguerra c’era tutto da ricostruire in Italia: case, strade, ponti, ferrovie, porti...

Da sempre dedite alla lavorazione del ferro, le fucine odolesi che fino ad allora avevano sfornato per lo più attrezzi agricoli come vanghe, badili e forche, provarono a far battere al maglio il tondino, fondamentale componente nell’edilizia moderna. Presto però si resero conto che la produzione era lenta, faticosa e poco remunerativa.

Decisero, e non era per nulla scontato, di venirne fuori insieme.
Era il 19 novembre del 1951 quando, rompendo gli indugi, un gruppo di imprenditori diede vita alle Industrie Riunite Odolesi, Srl allora, ora Spa.

Si chiamavano Alessio, Attilio, Carlo, Egidio, Giacomo Camillo e Giuseppe, questi tutti di cognome facevano Pasini.
Con loro c’era anche un Leali di nome Desiderio.

Prima un laminatoio, poi anche la produzione della materia prima, l’acciaio.
Nel 1962 arrivò il primo forno elettrico per la fusione del rottame ed una delle prime esperienze con la colata continua per la produzione di billette.
Una rincorsa continua a sfruttare le tecnologie per migliorare la produzione del tondino sia per economicità sia per qualità.

Oggi IRO produce circa 450 mila tonnellate d’acciaio ogni anno, lavorandone 400 mila a tondino.
Circa la metà di quel che avanza viene laminato dalla Olifer, che è anche il socio di maggioranza. Il resto viene venduto in billette.

E se i settant’anni della IRO sembrano tanti, che dire del suo presidente, il mitico Carlo “Carlino” Oliva, che ogni giorno si presenta regolarmente al lavoro e che di anni ne ha 25 in più?
Da sempre poco appassionato di festeggiamenti, Carlino l’altra sera non c’era, degnamente rappresentato nel taglio inaugurale della torta dal suo vice nonché figlio Giorgio Oliva e da Nicola Baccoli che alla IRO è direttore di stabilimento.