«Il futuro dell’energia passa dal risparmio»

Il direttore generale di Asm Elio Tomasoni, nei giorni scorsi è stato ospite a Odolo del Rotary Valsabbia.
Nicola Bianco Speroni, segretario del sodalizio, ci fa una sintesi di quanto affermato in quella sede.
Argomento interessante, pubblichiamo volentieri.

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“Aziende di servizi pubblici: recenti sviluppi in tema di liberalizzazioni, concorrenza e fusioni”, questo il tema affrontato dal Direttore Generale di ASM Elio Tomasoni invitato a Odolo dal Rotary Valle Sabbia per presentare la fusione tra ASM e l’azienda municipalizzata di Milano AEM.
La domanda che tutti si fanno è perché una azienda che macina utili come ASM si impegna in questa operazione.
Perché complicarsi la vita? Tomasoni è partito dalla constatazione che da anni ormai in Europa si sta verificando un forte processo di liberalizzazioni: dal primo Luglio la vendita di energia è liberalizzata in tutta Europa per tutti i consumatori grandi e piccoli e gli imprenditori presenti hanno confermato che sul mercato si presentano operatori con condizioni economiche più vantaggiose rispetto a quelle di ASM.

Ciò significa che è necessario distinguere tra chi produce energia elettrica, chi distribuisce e chi vende energia elettrica.
Prima ASM aveva una sorta di monopolio, ora ogni operatore anche straniero può vendere energia sul nostro mercato. Così anche per il gas che è liberalizzato da 2 anni, anche se con meno successo, mentre per l’igiene ambientale e l’acqua c’è l’obbligo di gara.
Anche i piccoli Comuni hanno dovuto provvedere.
Alla luce di tutto questo gli attuali lusinghieri risultati di ASM, soggetti alle leggi del mercato e della libera concorrenza, non possono essere considerati certi per il futuro ma richiedono, per essere mantenuti, che le società pubbliche siano più forti per poter contrastare la concorrenza dei colossi europei del settore.

Lo scenario europeo è estremamente complesso ed in esso si svolgono continue manovre e si sviluppano sofisticate strategie da parte dei grossi operatori per assorbire operatori più piccoli.
La capacità di contrastare queste manovre non è e non può ovviamente essere legata alla sola potenza economica ma risulta legata anche alla capacità dell’operatore di essere radicato sul territorio nel quale opera, fidelizzando la propria clientela che sa apprezzare nella azienda locale l’assistenza ed il servizio di “customer care” più ancora della tariffa proposta.
Numerose le domande ed i chiarimenti che i presenti hanno posto al relatore in particolare sul mantenimento della qualità del servizio e soprattutto dei costi.

Mentre sul primo tema Tomasoni si è sentito di promettere il mantenimento del livello poiché, ha ricordato, l’attenzione verso il cittadino è parte della storia o per meglio dire del corredo cromosomico sia di ASM come di AEM e si continua a ritenere che questa sia l’unica risposta che si può dare alla concorrenza, sul secondo non si è sentito di promettere che i costi non aumenteranno affermando che la dipendenza energetica del nostro Paese dall’estero non promette nulla di buono.
L’unico modo di migliorare la bilancia energetica italiana nel breve-medio periodo è per Tomasoni quello del risparmio energetico effettuato dal singolo utente che riducendo i consumi potrà indurre il gestore ad una riduzione dei costi. Nessuna speranza di risparmiare neppure con i tanto pubblicizzati impianti fotovoltaici secondo Tomasoni, ogni bilancio economico di questi impianti è sempre negativo.
Se però vogliamo guardare un po’ anche l’aspetto ambientale…

Nicola Bianco Speroni

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