Doloso e premeditato

La tanichetta con dentro ancora dell’olio esausto non è andata a fuoco, rivelando così senza ombra di dubbio l’intenzione di dare fuoco al bosco.
La fortuna è stata che mentre le fiamme si alzavano alte aggredendo sterpi, rovi ed un vecchio castagno ormai da tempo sdraiato a terra, due persone sono passate di lì ed hanno dato immediatamente l’allarme.

Velocissimi ad intervenire con due mezzi i Vigili del fuoco volontari di Vestone, coadiuvati dagli uomini dell’antincendio boschivo di Mura.
Rapidità di intervento che ha permesso di limitare i danni a poche decine di metri quadrati di bosco, prima che le fiamme potessero scappare incontrollate ed aggredire la montagna intera.

Tutto è successo nel tardo pomeriggio di ieri a fianco della strada che da Mura porta al lago di Bongi, nei pressi di quella che fino a qualche anno fa è stata una discarica.
 
Un’ora dopo lo spegnimento delle fiamme è calata la notte e se pompieri e uomini dell’antincendio non avessero fatto in tempo, col buio e l’impossibilità di proseguire, il rogo avrebbe potuto estendersi incenerendo anche questa volta ettari di bosco.
Sul posto anche i carabinieri del Radiomobile salodiano.

Il perché?
Difficile dare risposta se non analizzando la psiche certamente fuori norma del piromane.

«Un po’, credo, come tentare di spiegare che è successo lungo la strada dei Dossi, dove abbiamo rinvenuto della spazzatura» ci ha detto il sindaco di Mura Nicoletta Flocchini.

«Non solo i “soliti” sacchetti gettati a bordo strada – ha precisato -, questa volta il contenuto di un sacco nero è stato sparpagliato un po’ qui e un po’ la sul bordo strada. Valli a capire certi personaggi...».