Case di cortesia per evitare lo spopolamento

Obiettivo: fermare lo spopolamento. Secondo il sindaco di Lavenone Franco Delfaccio dev’essere questo il “leitmotiv” di ogni azione amministrativa. Come? Facendo leva sulla valorizzazione delle peculiarità territoriali, che a Lavenone non mancano e sono apprezzabili dal punto di vista paesistico e culturale, ma anche sui servizi offerti ai residenti e per ultimo sulla “casa di cortesia”.

Ma andiamo con ordine: «Ad inizio secolo in paese ci vivevano circa 660 abitanti e in due decenni siamo riusciti a diventare 486, uno spopolamento veloce e preoccupante – afferma Delfaccio -. Ancora di più se andiamo a vedere che la diminuzione demografica si è registrata perlopiù per la fascia d’età 20/40 anni. Succede insomma che le nuove generazioni magari tengono saldi i rapporti col paese, perché questa è la percezione, ma vanno a mettere il nido altrove».

«Ci siamo chiesti il perché - aggiunge il sindaco -. Crediamo giochi molto anche l’esigenza per le nuove coppie di disporre di un tetto in tempi rapidi, così abbiamo pensato di attivare il progetto “Casa di cortesia”».

E’ un po' come andare dal carrozziere che, mentre ti aggiusta l’auto, ti mette a disposizione una vettura “di cortesia”. Allo stesso modo, mentre uno porta avanti il progetto di ristrutturare una casa a Lavenone, il Comune offrirà in comodato d’uso gratuito un appartamento.

«Un progetto che – precisa l’amministratore -, sarà possibile solo se saremo assegnatari di contributi a fondo perduto per i quali abbiamo già presentato richiesta». Sul fronte servizi, dato il vastissimo territorio da amministrare, già si è provveduto ad assumere un nuovo operaio comunale. Per la valorizzazione del territorio fondamentale sarà l’azione della nuova Proloco, iniziata con tante iniziative, fermata, per ora, dalla pandemia.