Autocisterna contro pullman

L’incidente è avvenuto poco prima della 13 nei pressi della vecchia galleria del tram. Più precisamente in prossimità dell’incrocio fra la 237 del Caffaro e la Via del tram, a Lavenone.

L’esatta dinamica è al vaglio dei carabinieri della stazione di Idro e degli agenti della Locale della valle Sabbia, intervenuti sul posto per i rilievi e per gestire il traffico, anche se sembra che alla fine i conducenti dei due veicoli coinvolti l’abbiano risolta con una costatazione amichevole.

Ad ogni modo, per fortuna, non ci sono stati feriti, tanto che nemmeno è stato chiesto l’intervento precauzionale di un’ambulanza.

Ad entrare in rotta di collisione sono stati una piccola autocisterna montata su un “tre assi” Iveco che scendeva in direzione di Vestone ed un autobus di linea che stava viaggiando nell’opposta direzione, diretto al Polivalente di Idro per l’uscita degli studenti e che per fortuna viaggiava senza passeggeri.

Secondo una prima ricostruzione, la piccola autocisterna seguiva da tempo un camion che ha rallentato per girare a sinistra nel piazzale dove inizia la Via del Tram. Col sole negli occhi, il conducente dell’autocisterna prima non avrebbe visto la freccia che segnalava la manovra del mezzo pesante che lo precedeva, poi, nello scartare, prima a destra, poi a sinistra, avrebbe invaso l’opposta corsia di marcia, senza vedere, perché in ombra, la sagoma del pullman in arrivo.

Uno scarto per meno di mezzo metro oltre la mezzeria, sufficiente però, essendo la Provinciale in quel punto abbastanza stretta, per finire addosso al pullman.
L’urto è avvenuto fra i due spigoli ed ha causato danni consistenti ad entrambi i mezzi. Per fortuna però non si è fatto male nessuno.
A quel punto però la strada era completamente bloccata.

Mentre il pullman è riuscito a spostarsi in autonomia nel piazzale accanto alla strada, l’autocisterna non voleva saperne di muoversi.
A “convincerla” è stato niente meno che il sindaco di Lavenone, intervenuto come elemento della Protezione civile con la ruspetta del Comune.
“Rina” la chiamano. Con quella ha tirato all’indietro il “tre assi” fino a rendere possibile il transito dei veicoli, anche quelli pesanti, almeno a senso unico alternato.

L’operazione si è conclusa poco prima delle 14 e solo allora, un po’ di qui e un po’ di là, le code chilometriche che si erano formate in entrambi i sensi di marcia hanno potuto iniziare ad accorciarsi, in attesa di un veicolo idoneo a togliere di mezzo in modo definitivo l’autocisterna .