17 Aprile 2021, 07.00
Lavenone
Negozi di vicinato

Apre «La bottega dei Vani e Braghì»

di Cesare Fumana

Dopo diversi anni, da una settimana ha aperto i battenti un nuovo esercizio commerciale nel centro storico di Lavenone, un negozio di intimo, merceria e articoli da regalo che mancava in zona


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Ci vuole coraggio ad aprire un negozio di questi tempi, soprattutto in un piccolo paese, e coraggio e intraprendenza li ha avuti Federica Bacchetti, che da una settimana ha aperto nella piazza centrale di Lavenone un nuovo negozio: “La bottega dei Vani e Braghì”.
Sono i nomi dei nonni che a loro volta avevano delle botteghe di paese e dove Federica ha respirato il contatto con la clientela che si instaura nelle piccole realtà.

È stata una scelta nata proprio nel periodo del Covid: Federica era un’educatrice per ragazzi disabili e durante la pandemia il lavoro è diminuito perché, nonostante i per i disabili ci sia la possibilità di frequentare la scuola, molti genitori hanno preferito tenere i ragazzi a casa.
«Inoltre – spiega Federica – c’era la voglia di aprire un negozio, legata anche al ricordo di famiglia, ma anche la constatazione che proprio durante la pandemia c’è stato un rilancio dei negozi di vicinato, per l’impossibilità di spostamento. Il periodo del Covid mi ha dato stimoli positivi».

Il negozio si trova in via Nazionale 101, di fronte alla chiesa parrocchiale e di fianco al municipio, dove è stato ristrutturato un locale che già un tempo ospitava una bottega-panetteria.
Quello che ha aperto in centro a Lavenone (il primo dopo molti anni) è un negozio di intimo, calze, merceria e articoli da regalo, con alcune chicche scovate tramite internet.

Fra gli articoli da regalo ci sono oggetti del marchio “Made in carcere”, borse e altri oggetti creati con ritagli di stoffa o di tappezzeria, realizzate da donne in carcere, o altra merce realizzata da gruppi di donne impegnate in botteghe artigianali legate ad attività di quartiere, per la qualità e cura della comunità. Oppure oggettistica in tessuti wax (collane, borse, completini per bambini), realizzati da Ara, una ragazza del Burkina Faso.
Questi oggetti sono esposti sulla “Scala dei valori”, perché sono prodotti che hanno un valore sociale, un tema caro a Federica, legato anche alla sua precedente attività di educatrice.

Questo tipo di negozio, in particolare una merceria, manca in zona, considerando anche i paesi limitrofi del lago d’Idro e Vestone: la nuova attività va, quindi, a colmare anche una richiesta per questa zona della valle.



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