Una vita per il giornalismo

Sara è una carissima amica della docente di italiano Alessandra Alabiso, una fan sfegatata di sport e videogames, una ex frequentatrice di un istituto tecnico, un’amante della scrittura e del giornalismo, una persona che non si è arresa davanti alle difficoltà per inseguire il suo sogno e molto altro.

Appena la professoressa Alabiso ci ha presentato la sua preziosa amica, noi, ragazzi dell’Eco del Perlasca di Vobarno, abbiamo subito capito che avevamo qualcosa in comune con lei: alle superiori non aveva scelto un indirizzo umanistico. Questo però non le ha impedito di diventare ciò che voleva veramente essere, una giornalista sportiva.
Ci dice subito che il suo è un lavoro a 360° e che spesso, oltre a scrivere ed editare, si ritrova anche in onda TV oppure, per aiutare, ogni tanto si occupa anche di cronaca locale. Ma fin da subito capiamo che il suo percorso non dev’essere stato facile visto che, dopo cinque anni, solo dallo scorso febbraio è diventata finalmente giornalista professionista.

Tanta pazienza, una buona dose di empatia, una solida base culturale, il sapere editare video sono alcune delle qualità e delle competenze che servono per svolgere questo lavoro e non tutte sono innate o vengono insegnate all’università.
La pratica la si impara sul campo, forse un po’ a proprie spese, ma questo non spaventa il vero giornalista o almeno, non ha spaventato Sara Domenighini che, nel corso degli anni, qualche volta avrà anche pure sbagliato o ricevuto odio per il semplice desiderio e dovere di informare.

La redazione dove lavora Sara non è molto grande: conta cinque tecnici e cinque giornalisti, ma ha un clima accogliente che ti fa sentire a tuo agio (aspetto di grande importanza per lavorare al meglio). Perchè forse non lo si dice abbastanza, ma il mondo del giornalismo è spesso tossico ed essere in vetta non vuol dire essere felice e avere notizie fresche non significa averle ottenute tutte in modo leale ed eticamente corretto.

Ed essere giornalisti non è assolutamente questo. È riuscire ad entrare in contatto con le persone anche più famose e riscoprire il loro lato umano.

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