Tre, due... uno!

Se nel 2021 l’argomento delle poesie, realizzate attraverso il ricalco di opere famose, era stato la pandemia, quest’anno l’obiettivo era creare dei componimenti per oppositionem, ovvero al contrario. I partecipanti avrebbero dovuto selezionare una poesia d’autore o una canzone e farne l’opposto, cioè analizzare i concetti principali e ribaltarne il significato, mantenendo, però, la metrica e le rime originali.

A questa edizione del concorso, organizzato dall’Istituto Don Bosco, hanno aderito circa 70 persone, provenienti da molte delle scuole secondarie di primo e secondo grado di Brescia e provincia.

Ma il primo posto è stato raggiunto proprio da una studentessa frequentante la classe 2^ del liceo scientifico della nostra scuola: Giselle Passannante Grimaldi.

La nostra studentessa si è basata sul componimento “San Martino” di Carducci e, poiché questo tratta di argomenti quali l’autunno e la montagna, lei si è concentrata sulla primavera e il mare, ispirandosi anche ai colori della terra in cui è nata, Napoli, creando un bellissimo componimento che trasporta il lettore in una località marittima trasmettendogli, ancora di più, la voglia di vacanza che tutti noi abbiamo in questo periodo.

Durante la premiazione, avvenuta a maggio, sono stati letti i testi dei vincitori, accompagnati da alcuni interventi da parte dell’organizzatore del concorso, don Marco Begato, e di alcuni insegnanti, poeti e scrittori (Camilla Ziglia, Anna Braghini, Mario Arturo Iannaccone e Carlo Susa).

Alla fine, ai concorrenti, è stata proposta un’ultima, divertente, sfida: inventare un ricalco per opposizione, in dieci minuti, della famosa poesia “Mattina” di Ungaretti.

Ci complimentiamo con la vincitrice e, ovviamente, anche con tutti gli altri ragazzi che sono saliti sul podio!
Qui sotto potete leggere il testo scritto da Giselle, accompagnato dall’originale:

San Benedetto

Il sole su le spiagge
risplende malandrino,
il dolce ponentino
l’aere raffrescherà;

e dalle limonaie
che danzan nella brezza
di zagare dolcezza
l’aria insapora già.

L’abile gelatiere
mescola mandarini
limon’ e confettini
e ognun delizierà.

Su nell’azzurro cielo
svolazzano gabbiani
forieri ch’il domani
più letizia recherà.

San Martino

La nebbia a gl’irti colli
piovigginando sale,
e sotto il maestrale
urla e biancheggia il mar;

ma per le vie del borgo
dal ribollir de’ tini
va l’aspro odor de i vini
l’anime a rallegrar.

Gira su’ ceppi accesi
lo spiedo scoppiettando:
sta il cacciator fischiando
sull’uscio a rimirar

tra le rossastre nubi
stormi d’uccelli neri,
com’esuli pensieri,
nel vespero migrar.

Martina Cattane 2^A liceo scientifico

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