22 Novembre 2021, 16.00
Eco del Perlasca

L'uomo salvato da una noce di cocco

di Martina Cattane e Giselle Passannante

Oggi vi parleremo di storia, ma non solo di storia: sapete chi è stato il 35° presidente degli Stati Uniti d’America?


Se avete risposto John Fitzgerald Kennedy, o solo Kennedy, avete vinto… No, niente soldi, ma un bellissimo articolo contenente qualche curiosità sulla sua vita.
Se invece non avete indovinato… Restate comunque!

Dunque, mettetevi comodi, con o senza popcorn, per leggere questa entusiasmante storia.
In occasione dell’anniversario della sua morte, avvenuta il 22 novembre 1963, vogliamo raccontarvi qualche curiosità sulla sua vita che, magari, non conoscete ancora.

Partiamo dal principio:
John Fitzgerald Kennedy nacque il 29 maggio 1917 a Brookline, negli USA, da una famiglia di origine irlandese ed era il secondo di nove figli. Studiò e si laureò all’università di Harvard. Quando scoppiò la seconda guerra mondiale, si arruolò in marina e… Fu salvato da una noce di cocco!
Ok, aspettate, forse è meglio raccontarvi cosa è accaduto.

Nel 1943, Kennedy si trovava nel Pacifico al comando della motosilurante (foto1) PT-109.
Verso le due del mattino del 2 agosto, la nave venne affondata da un cacciatorpediniere (foto 2) nelle isole Salomone; due membri dell’equipaggio morirono sul colpo e altri due furono gravemente feriti.





Dato che era impossibile rifugiarsi sulle isole vicine perché in possesso dei Giapponesi, i sopravvissuti scelsero di recarsi sull’isola di Plum Pudding, ora denominata Isola Kennedy, a 5,6 km di distanza dal luogo dello scontro. Kennedy aveva fatto parte della squadra di nuoto dell’università di Harvard, quindi decise di trascinare, nuotando per quattro ore, il suo compagno macchinista, gravemente ustionato, utilizzando la cinghia di un salvagente, tenendola ben stretta tra i denti.

Per cercare qualcosa da mangiare, Kennedy nuotò per altre quattro ore per raggiungere l’isola di Olasana, sulla quale trovò noci di cocco e acqua potabile.
Lui e i suoi uomini sopravvissero per sei giorni cibandosi di noci di cocco, prima di essere trovati dai loro soccorritori, arrivati a bordo di due piccole canoe, che, però, non erano sufficienti per trasportare tutti i superstiti. Allora, Kennedy decise di rimanere sull’isola, ma consegnò ai soccorritori una noce di cocco, sulla quale incise il seguente messaggio:

NAURO ISL COMMANDER… NATIVE KNOWS POS’IT… HE CAN PILOT… 11 ALIVE NEED SMALL BOAT…
KENNEDY

Tradotto:
Isola Nauro comandante… Il nativo conosce la posizione…Lui è in grado di pilotare…11 sopravvissuti hanno bisogno di una piccola barca…
Kennedy

Questo messaggio fu difficoltosamente portato fino all’isola di Rendova, attraversando 65 km di acque pattugliate dai giapponesi, dove si trovava un comando alleato che inviò una squadra di salvataggio.
Quella noce di cocco venne conservata in un contenitore di vetro dallo stesso Kennedy che, durante la sua presidenza (dal 1941 al 1943), la tenne sulla sua scrivania nello Studio Ovale.

Ad oggi, questo importante oggetto si trova esposto nella biblioteca John F. Kennedy a Boston.


Kennedy ha avuto anche parecchi primati, infatti fu:
-  Il primo uomo nato nel ventesimo secolo ad essere eletto presidente degli Stati Uniti d’America
-  Il primo presidente ad essere affiliato alla Chiesa cattolica
-  Il più giovane presidente nella storia degli USA: si candidò a 43 anni
-  In occasione della sua elezione, fu fatto il primo confronto televisivo della storia tra i candidati alla presidenza; era il 26 settembre del 1960

Nonostante fosse interessato al bene del Paese, la sua presidenza ebbe vita breve: venne assassinato il 22 novembre del 1963 da Lee Harvey Oswald.
Si suppone che l’assassino abbia agito negli interessi di un progetto comprendente più persone: c’è chi pensava centrasse la CIA, chi invece credeva fossero coinvolte la mafia e la massoneria, ma la verità non fu mai svelata.
Oswald non confessò mai di aver ucciso Kennedy e non fu mai possibile processarlo poiché venne ucciso a sua volta da Jack Ruby, che disse di aver compiuto tale azione per “risparmiare alla moglie del presidente il processo dell’uomo accusato di aver ucciso il marito”.

A proposito dell’omicidio, c’è un’altra curiosità interessante che vogliamo raccontarvi:
Ovviamente nel 1963 non esisteva YouTube, ma neppure i suoi creatori erano nati.
Dunque Abraham Zapruder, che riprese l'omicidio con la sua telecamera amatoriale, ne fu un precursore a tutti gli effetti.
In seguito, il video fu acquistato dalla rivista Life per 150 mila dollari, ma venne trasmesso in TV dalla rete ABC solo 12 anni dopo l'omicidio. Successivamente, il filmato venne requisito dal governo, per diventare patrimonio di tutti gli americani, e la famiglia Zapruder ottenne una ricompensa di 16 milioni di dollari.

Martina Cattane e Giselle Passannante Grimaldi 2ª A Liceo scientifico




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