Il Club 27

In quel periodo, tra il 1969 e il 1971, una serie di morti improvvise scosse il mondo della musica americana.
Il 3 luglio del 1969, sul fondo della piscina della sua casa nel Sussex, in Inghilterra, venne trovato il corpo senza vita di Brian Jones, polistrumentista dei Rolling Stones (gruppo guidato dal grande Mick Jagger).

Jones aveva 27 anni e divenne così il capostipite di un lugubre ed esclusivo club di artisti.

Nel 1970 morì Jimi Hendrix, l’artista afroamericano che aveva rivoluzionato il modo di suonare la chitarra elettrica.
Nell’ottobre dello stesso anno toccò all’autrice e cantante Janis Joplin (artista che ha partecipato al grande concerto di Woodstock).

L’anno successivo, a Parigi – il 3 luglio, a due anni esatti dalla morte di Brian Jones – venne ritrovato in una vasca da bagno il corpo senza vita di Jim Morrison, frontman dei The Doors (band molto influente negli anni 70’).

Anche questi ultimi avevano 27 anni e divennero i più famosi rappresentanti di quello che cominciò a essere chiamato il “Club of 27”.
Si tratta di un gruppo di cantanti scomparsi prematuramente, spesso all’apice delle loro carriere, e tutti alla stessa età: 27 anni, per l’appunto.

Questa misteriosa coincidenza ha comunque alimentato una sorta di culto del Club.
Spesso vengono avanzate teorie, più o meno complottiste, che tirano in ballo i servizi segreti, la CIA o altri corpi speciali.

Secondo tali teorie, infatti, i membri del Club sarebbero stati in molti casi eliminati a causa della loro presunta influenza sovversiva sulle grandi masse di fans.
Jimi Hendrix per esempio finanziava le Black Panthers, organizzazione rivoluzionaria afroamericana.

Nel corso degli anni, quello che inizialmente era un circolo riservato quasi esclusivamente a musicisti rock, si è allargato a praticamente tutti i generi musicali.

Infatti nel Club si sono aggiunti Robert Johnson, considerato da molti il padre del blues, e Kurt Cobain, frontman dei Nirvana, che secondo gli inquirenti, si sarebbe suicidato con un colpo di fucile nel 1994.

Ogni volta che scompare un artista di questa età si torna quindi a parlare del fantomatico Club.

L’ultimo componente di questo Club fu Amy Winehouse, cantante inglese morta nel luglio 2013 a causa di un’intossicazione da alcolici.

Un’altra caratteristica che condividono i membri del Club dei 27, sono proprio le morti causate da abusi di alcol e droghe.
Ci sono anche casi di morti violente causati da incidenti stradali, suicidi o omicidi.

Giulia Benedetti 4B Grafica

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